Perché un Blog?

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Il blog nasce dall’esigenza di creare un luogo “virtuale” dove poter condividere l’esperienza del cammino di fede di ciascuno.
In particolare, lo scopo è mettere in relazione tutte le Fraternità Francescane (Ordine Francescano Secolare, Gioventù Francescana e Araldini) della Zona Interdiocesana di Avellino, in modo da avere un riferimento costante sulle attività svolte a livello zonale e locale.
Il blog, vuole essere uno strumento di formazione, informazione e condivisione.
La formazione riguarda la pubblicazione di post riguardanti temi di attualità e di approfondimento religioso, con uno sguardo particolare rivolto alla vocazione francescana.
L’informazione è rivolta alla vita di fraternità zonale, con i suoi appuntamenti e la sua pianificazione.
La condivisione ha come obiettivo, il raccontarsi l’esperienza del vivere il proprio essere Francescani, in fraternità e nel mondo.

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2 Risposte a “Perché un Blog?”

  1. Dal Vangelo Lc. 6, 27-38
    “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”

    Tra l’amore insegnato e praticato dal mondo e quello insegnato e vissuto da Gesù vi è una distanza veramente abissale. È la stessa distanza che vi è tra l’egoismo e la carità, tra il peccato e la grazia, tra l’individualismo e la comunione, tra il vivere per se stessi e offrire la propria vita in riscatto e in redenzione per gli altri.
    L’amore che insegna e vive Gesù è gratuito: lo si dona senza sperare nulla in cambio. È universale: si dona tutta la vita a tutti, senza risparmiarsi in nulla. Nessuna cosa che è nostra, potrà dirsi nostra. Ogni cosa che è nostra va messa a servizio della vita dei nostri fratelli. Nessuno dovrà mai essere escluso dal nostro amore, altrimenti esso non è più universale. Diviene particolare. Non è l’amore vissuto e insegnato da Gesù.
    È un amore che abbraccia nemici ed amici, vicini e lontani, presenti ed assenti, buoni e cattivi, onesti e disonesti, umili e prepotenti. È un amore che non reagisce al male. Si lascia strappare tutto dal male, rispondendo sempre con il più grande bene. È un amore arrendevole, non litigioso, non superbo, non arrogante, non prepotente, non insistente. È un amore umile, casto, puro, senza secondi fini, senza cattive intenzioni.
    Quello vissuto e insegnato da Gesù è un amore che non si apprende nelle scuole della terra. C’è un solo Maestro di questo amore ed è nel Cielo. È il Padre suo celeste. Gesù sa come il Padre ama, sa quanto ama, sa chi ama: ama sempre, tutti, con tutto se stesso. Ama tutti, sempre, sacrificando per amore il suo Figlio Unigenito, che è la sua stessa vita. Ama, sempre, tutti, con una benevolenza ed una misericordia che non conosce alcun limite nel perdono e nel dono di ogni altra grazia.
    Gesù è il vero discepolo del Padre. Dal Padre tutto ha imparato, appreso. Ora vuole che i suoi discepoli, quanti lo seguono, scelgano Lui come unico e solo Maestro e secondo il suo insegnamento e la sua vita anche loro comincino ad amare, insegnando al mondo intero come si ama e come si insegna ad amare. I discepoli di Gesù non avranno alcun altro compito da assolvere nel mondo al di fuori di questo: amare come Gesù, concretamente, sempre; insegnare come si ama, sempre però mostrando concretamente come si realizza l’amore da loro insegnato. Non devono solo dire. Non devono solo fare. Devono dire e fare. Dire e fare tutto l’amore di Gesù.
    Vergine Maria, Madre della Redenzione, vera, grande Maestra nell’amore di Dio e del prossimo, insegnaci quest’arte e questa divina scienza. Vogliamo amare come Cristo Gesù. Angeli e Santi del Cielo, guidateci in questo difficile apprendimento.

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