ANNO GIUBILARE PER LA DIOCESI DI AVELLINO

image_pdfimage_print

L’8 gennaio 2011, è stato aperto, ufficialmente, l’anno giubilare per la Diocesi di Avellino, per i 1700 anni dal martirio dei Santi Patroni Modestino, Fiorentino e Flaviano, avvenuto nel 311 d. C.
Ancora oggi, purtroppo, il sangue dei nostri martiri colora le strade del mondo e la cosa non ci scandalizza, ormai, più di tanto, perché la violenza sta’ diventando parte della nostra vita e ci lascia sgomenti, solo quando raggiunge le forme più estreme [a quelle normali siamo abituati].
Mentre tanti cristiani subiscono violenze, fino alla morte, perché hanno il coraggio di testimoniare Cristo, anche in paesi dove sono una minoranza indifesa, noi, nella nostra roccaforte, abbiamo vergogna anche di fare il segno della croce, se ci troviamo in un contesto a noi poco familiare, ma ricordiamo le parole di Cristo che ci dice: «Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi» (Lc 9, 26).I primi discepoli di Gesù, gli Apostoli, erano solo dodici uomini da cui, grazie all’azione dello Spirito Santo, l’annuncio del Vangelo è stato portato ai quattro angoli del mondo.
Gesù aveva insegnato, ai suoi primi seguaci, l’amore per il prossimo, la misericordia, la non violenza, morendo sulla croce senza alzare un dito, per imporre la sua verità.
Così sono morti i primi martiri, seguendo l’esempio di Cristo, senza alzare un dito, senza rispondere con la violenza, alla violenza e così hanno offerto la loro vita i nostri Santi Patroni Modestino, Fiorentino e Flaviano che la tradizione vuole vittime dei massacri ordinati da Diocleziano.
Qualche tempo dopo, purtroppo, la storia ci racconta che, quando i cristiani non sono stati più perseguitati, hanno iniziato a perseguitare, allontanandosi sempre più dal messaggio di Cristo.
Oggi noi, i nuovi discepoli di Gesù, siamo chiamati ad una nuova evangelizzazione, fatta di scelte coraggiose, nella vita quotidiana; una testimonianza coerente, perché, oggi, non servono a nessuno le parole vuote e lontane dalla nostra vita.
Tornando alla celebrazione dell’anno giubilare, saranno certamente tante le celebrazioni e le iniziative, a cui, l’Ordine Francescano Secolare, non potrà far mancare il proprio contributo.
Il frutto più importante che questo giubileo ha prodotto, è la possibilità di lucrare l’Indulgenza Plenaria, secondo quanto riportato dalla Paenitentiaria Apostolica:

[La Penitenzieria è il più antico Dicastero della Santa Sede. L’origine della Penitenzieria è legata al moltiplicarsi, nel periodo medievale, dei pellegrinaggi verso la Città Eterna, alla quale i pellegrini accorrevano non solo per visitarne le Basiliche e le memorie sacre e per adempiere i voti fatti, ma, anche per ottenere l’assoluzione dei propri peccati, per essere liberati dalle censure riservate al Sommo Pontefice, nonché per chiedere ed ottenere dispense e grazie, che soltanto il Papa poteva concedere. Alla Penitenzieria è demandato quanto riguarda la concessione e l’uso delle indulgenze …].

«La Penitenzieria Apostolica, su mandato del Sommo Pontefice, concede volentieri un Anno Giubilare con annessa Indulgenza Plenaria concessa, alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice), e che può essere lucrata anche in suffragio delle anime del Purgatorio, ai fedeli che, mossi da spirito di vera penitenza:
– compiranno un sacro pellegrinaggio alla Chiesa Cattedrale di Avellino, o alle Chiese Parrocchiali di San Pietro Apostolo e di San Modestino in Mercogliano, ove parteciperanno ad una sacra celebrazione o ad un esercizio di pietà nel giorno di Pasqua, nell’Ascensione, nella domenica di Pentecoste, nel Natale del Signore il 1° gennaio, festa di Maria Santissima Madre di Dio; il 14 febbraio, festa di San Modestino; il 15 febbraio, festa dei Santi Fiorentino e Flaviano; il 10 giugno, nel giorno della traslazione delle sacre reliquie; il 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo; il 5 agosto, anniversario della dedicazione della Chiesa Cattedrale; il 15 agosto, Assunzione della Beata Vergine Maria, titolare della Cattedrale; il 1° novembre, Solennità di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria;
– da soli o in gruppo, visiteranno le chiese citate e lì, dinanzi alla sacra immagine o alle reliquie dei Santi Patroni, trascorreranno un congruo spazio di tempo in preghiera, concludendo con il Padre Nostro, il Credo e un’invocazione alla Beata Vergine Maria e ai Santi martiri avellinesi».
Per ulteriori informazioni, consultate il sito della diocesi di Avellino: www.diocesi.avellino.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.