CREDO IN UN SOLO SIGNORE GESÙ CRISTO …

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Credo in un solo Signore Gesù Cristo … Questa parte del “Credo” raccoglie i più grandi temi della nostra Fede:

  1. I titoli di Gesù;
  2. Il rapporto tra Gesù e il Padre;
  3. Il rapporto tra Gesù e la sua umanità;
  4. La coscienza di Gesù.

I TITOLI DI GESÙ

Ci sono tre titoli importanti che riguardano Gesù:

a)    CRISTO. Cristo è la trascrizione italiana della parola greca Christòs che traduceva la parola ebraica Mashìah, da cui la parola italiana messia. Entrambe le parole significano «Unto». Presso gli ebrei si ungeva con olio qualcuno che si voleva consacrare a Dio (Gn 28,18). La persona sul cui capo era versato olio profumato era considerata come rappresentante di Dio, quindi l’“unto” era il “rappresentante di Dio”. Cristo è unto dal Signore che lo consacra; questo è il più importante titolo di Gesù.

b)    SIGNORE. Il Signore è chi vince la morte. Quando gli Apostoli scrivono i Vangeli, i fatti sono già avvenuti, perciò lo chiamano Signore anche prima di raccontare la Resurrezione di Gesù. Il nome di Dio, nell’Antico Testamento, non era pronunciabile – YHWH – perciò era indicato col nome di “Signore”. Il primo credo che troviamo nella Scrittura è: “Gesù Cristo è il Signore”.

IL RAPPORTO TRA GESÙ E IL PADRE

Che rapporto c’è tra il Padre e il Figlio? A questa domanda tanti hanno cercato di dare una risposta. Vuol dire che c’è un Dio più grande e uno più piccolo? Quando diciamo “generato non creato”, affermiamo che nel rapporto tra Padre e Figlio non c’è subordinazione, ma si trovano sullo stesso livello; il primo Concilio di Costantinopoli (381) parla di stessa sostanza Se Dio è Amore, ha bisogno di qualcuno con cui relazionarsi e costui è l’immagine di se stesso.

IL RAPPORTO TRA GESÙ E LA SUA UMANITÀ

Con l’incarnazione del Cristo, Dio vuole partecipare la sua materia divina alla nostra natura umana, ma che rapporto c’è tra l’umanità e la divinità di Gesù?

Siamo tentati di pensare che Gesù fosse talmente tanto Dio da schiacciare la sua umanità. Come uomo, invece, Gesù ha avuto tutte le nostre fragilità. Ha lavorato con le mani di uomo e ha pensato con la testa di uomo.

L’incarnazione è il primo atto d’amore di Dio che aveva il fine di indicarci la strada per diventare come Lui. Gesù, infatti, ci dice di essere la via per arrivare alla perfezione umana che abbiamo perso col peccato originale e la strada che ci propone è proprio quella della sua umanità.

Il Concilio di Calcedonia (451) afferma che Gesù è vero Dio e vero uomo evidenziando che la Sua umanità e la Sua divinità non si mescolano.

Qualcuno degli antichi Padri affermava che Maria fosse la madre dell’uomo – Gesù e basta. Invece Maria è Madre dell’uomo – Dio di quest’unione umana – divina. Maria tesse la carne all’uomo – Dio e non solo all’uomo o solo a Dio.

Nel grembo di Maria avviene una nuova creazione; lì, dal nulla, Dio crea la carne umana dell’uomo – Dio del Figlio di Dio. Questa carne è plasmata nel grembo di Maria già come uomo – Dio e non è uomo su cui si innesta, poi, la divinità.

LA COSCIENZA DI GESÙ

Gesù cresce in età, sapienza e grazia (Lc 2, 51-52). Lui già da bambino intuisce di avere un rapporto speciale con il Padre. A dodici anni, nel tempio di Gerusalemme, Gesù dice a Maria e Giuseppe “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? (Lc 2,49)

Questo doveva suonare come una bestemmia per gli ebrei; nemmeno Maria comprende quelle parole, però le conserva dentro di sé.

Gesù inizia la sua missione a trent’anni. Fino a quell’età vive nella sua famiglia e da essa impara tutto ciò che utilizzerà nei suoi insegnamenti. Non ha iniziato prima la sua missione, perché non aveva ancora raggiunto la pienezza della maturità umana. Col crescere, Gesù comprendeva sempre più di essere il prediletto del Padre e questa sensazione gli è ratificata nel giorno del suo Battesimo. Da quel momento Gesù cambia completamente il suo modo di essere; parla con autorità e si scontra col modo di vivere la fede nel suo tempo.

Il Padre era sempre con lui, soprattutto nella preghiera, in particolar modo in quella del Getsemani.

Che volontà aveva Gesù: umana o divina?

Gesù ha una volontà divina che cresce sempre più in Lui, ma ha anche una volontà umana che è libera e che si è donata: la volontà umana segue liberamente quella divina. È bello pensare che Gesù abbia scelto, liberamente, di fare la volontà del Padre: “Padre, se possibile, allontana da me questo calice …” (Mt 26,39).  

dall’incontro di formazione di p. Gianluca Manganelli
con la Fraternità Ofs di Avellino – Roseto

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