HABEMUS PAPAM

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papa FrancescoHABEMUS PAPAM. Dopo 13 giorni, quasi esatti, di sede vacante, abbiamo il nuovo Papa: il Cardinale Jorge Mario Bergoglio che da ieri sera sarà papa Francesco.
Facciamo, però, un piccolo passo indietro.
Alle ore 18 del giorno 13 marzo ero presso una consorella presso cui la fraternità Ofs di Mercogliano si era riunita – vista la sua impossibilità a spostarsi – per un incontro di formazione.
Dopo una parte introduttiva ci eravamo divisi in due gruppi di studio, per un approfondimento del Vangelo. Nella stanza in cui stavo io c’era acceso un piccolo televisore, di quelli vecchi, con un’inquadratura fissa sul comignolo più osservato al mondo, della serie: “non si sa mai!”.
All’improvviso, durante la discussione, ho girato lo sguardo verso il televisore e ho visto che il comignolo iniziava a fumare, però il televisore un po’ datato mi aveva dato l’impressione che fosse una fumata nera e quindi ho detto: “non hanno fatto ancora niente!”. Invece dalle immagini fisse si era passati ad un’euforia che riuscivamo a percepire anche senza audio.
Allora sono corso nell’altra stanza, dove erano riunite le altre consorelle e ho annunciato: “hanno eletto il papa!”.
E’ sembrato che ci fosse stata un scossa di terremoto, abbiamo tutti raccolto le nostre cose e, frettolosamente, ho chiuso la riunione, per dare a tutti l’opportunità di seguire davanti al proprio televisore e con la propria famiglia, le fasi emozionanti del dopo conclave.La strada del ritorno a casa l’ho fatta con un po’ di frenesia, nella speranza di non perdere l’annuncio del nuovo papa.
Arrivato a casa ho visto tutta la famiglia in fermento, soprattutto i bambini che non sapevano nemmeno di cosa si trattasse!
Purtroppo non c’era, in quel momento, Natalia, con cui avrei voluto condividere l’emozione del momento.
Finalmente, dopo oltre un’ora dalla fumata bianca, si è affacciato al balcone di Piazza S. Pietro il cardinale protodiacono Jean-Louis Pierre Tauran e qui è iniziata la grande emozione. In un primo momento sono rimasto un po’ disorientato, perchè non conoscevo affatto il nome di questo Cardinale appena nominato Papa:Jorge Mario Bergoglio; quando, però, ha letto il nome con cui si sarebbe chiamato da Papa: Francesco, ho sentito un’emozione fortissima.
Non ci potevo credere che il poverello d’Assisi, dopo circa 800 anni fosse stato nuovamente chiamato a riparare la “Casa” del Signore.
Il nome era già tutto un programma: povertà, semplicità, amore verso gli ultimi, tutti lo abbiamo letto in quest’ottica ed è questo quello che il mondo chiedeva alla Chiesa, oggi.
Poi, è apparso lui. Una figura paterna ma, soprattutto, semplice, la cui dolcezza si è avvertita già dalle prime parole. La cosa che più mi ha colpito è che non si è mai definito “papa”, ma sempre vescovo di Roma e che non ha messo nessun paramento speciale.
Mi sono emozionato anche quando ha pregato per il papa emerito: Joseph Ratzinger e ha chiesto a tutti i fedeli di pregare per lui e per tutta la Chiesa.
E’ stato tutto molto bello ed emozionante e, speriamo che “Francesco” riesca a risollevare le vicende di nostra madre Chiesa, anche se questo non dipende solo da lui, ma richiede la collaborazione di tutti noi fedeli.
Da ieri sera, ormai, le trasmissioni e le notizie sul nuovo Papa scorrono a fiumi e, grazie alle nuove tecnologie, conosciamo già “morte e miracoli” di lui, ma io non sto’ leggendo nulla mi piace imparare a conoscerlo per quello che farà da questo momento in poi.
La prima cosa bella l’ha già fatta, chiamandosi Francesco! Come dicevo prima, un nome che è già un programma, come lo era stata la scelta di “Benedetto”, per il papa precedente, più concentrato sulla lotta al relativismo.
Ho sentito qualcuno che sosteneva che il nome Francesco non fosse solo riferito al “nostro” padre serafico, ma anche a S. Francesco Saverio, gesuita e amico di Ignazio di Loyola. Io, invece, credo che il papa scegliendo il suo nome ha voluto dare anche un messaggio al mondo e sa benissimo che se dice Francesco, nessuno penserebbe a Francesco Saverio…
Dicono che sia, Francesco, un papa progressista, ma sono tante le cose che si dicono. La cosa certa è che sento maggior entusiasmo di quando fu eletto papa Benedetto XVI, speriamo che non sia tutta apparenza!
S. Francesco lo accompagni in tutto il suo servizio alla nostra Madre Chiesa e insegni noi ad amarlo e ad aiutarlo nella sua missione nel mondo.
Pace e bene.
Ciro

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