ANNUNCIA … LA MISERICORDIA CHE IL SIGNORE HA AVUTO PER TE

image_pdfimage_print

Sabato 18 giugno 2016, presso Piazza “Caduti in Guerra”, in Lacedonia, si è tenuto il terzo incontro delle fraternità Ofs appartenenti alla Zona Interdiocesana di Avellino.
All’appuntamento sono intervenute le fraternità di Atripalda, Avellino Cuore – Immacolato, Avellino – Roseto, Volturara, Montella, Serino, Lioni e Lacedonia.
Il tema dell’incontro, traendo spunto dalla Bolla d’indizione del Giubileo della Misericordia – la Misericordiae Vultus – è stato: «ANNUNCIA … LA MISERICORDIA CHE IL SIGNORE HA AVUTO PER TE» (MT 5,19).
In un passo del citato documento, Papa Francesco ci esorta così: «È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza».
A queste parole fanno eco quelle pronunciate da Papa Giovanni Paolo II, nel Messaggio alle componenti della Famiglia Francescana (29/9/1976), quando affermava: «Comprendete la vostra vocazione, vivendola e annunciandola».
Il Papa desidera una Chiesa – e quindi una Fraternità – in uscita, non rinchiusa nell’edificio materiale, ma in cammino per le strade del mondo, per essere quell’ “ospedale da campo” dove curare le debolezze dell’uomo ma, soprattutto, per essere annunciatori di speranza.
Questa breve premessa per spiegare la scelta di svolgere l’incontro in una piazza, sotto il sole “appena caldo”, e non in una comoda sala, con tutti i comfort del caso. Certo questo è stato solo un segno, che da molti non è stato nemmeno colto, perché ha prevalso il “disagio” provocato da Fratello sole, ma almeno possiamo dire di averci provato.
In questa piccola scommessa un ruolo fondamentale è stato svolto dalla fraternità locale che ha voluto fortemente che questo appuntamento avesse luogo a Lacedonia e, quindi, ha messo in campo tutte le sue risorse organizzative, perché l’incontro si svolgesse al meglio.
Luogo dell’incontro è stato piazza dei Caduti in Guerra, adiacente alla chiesa di San Francesco, in modo che, in caso di pioggia, ci fosse un luogo alternativo dove riunirsi.
Nella piazza è stato allestito un gazebo ai lati del quale sono stati posizionati alcuni pannelli, predisposti per accogliere i cartelloni preparati dalle fraternità locali, con le varie opere di misericordia, corporale e spirituale, da esse realizzate.
Accanto al gazebo principale è stata allestita una sorta di cappella, con il crocifisso di San Damiano, per chi avesse voluto fermarsi per un momento di preghiera personale.
Le fraternità sono arrivate alla spicciolata, dalle 16.30 alle 17.00, anche perché Lacedonia non è proprio dietro l’angolo e per tutti i presenti il viaggio è durato più di un’ora. Il segnale più importante, da questo punto di vista, è stato vedere che, finalmente, alcune fraternità si sono organizzate insieme per fittare un pullman e condividere il viaggio.
Alle ore diciassette l’incontro ha avuto inizio in chiesa, con un momento di preghiera, perché il sole era ancora alto in cielo e la piazza non offriva alcun riparo.
Dopo la preghiera, il delegato di Zona, ha fatto una breve introduzione all’incontro, ripercorrendo le tappe che hanno caratterizzato il cammino della Fraternità Zonale nel corso dell’anno.
Il percorso formativo ha avuto la Misericordia come filo conduttore. Infatti nel primo incontro Zonale la fraternità ha meditato sulla Misericordia che ciascuno di noi ha ricevuto (parabola del Padre Misericordioso); nel secondo incontro, come essere misericordiosi verso il prossimo, prendendo sulle nostre spalle il peso delle sue sofferenze (parabola del buon Samaritano); nell’ultimo incontro l’impegno a vivere e testimoniare la misericordia, per cui il tema della giornata è stato:
«ANNUNCIA … LA MISERICORDIA CHE IL SIGNORE HA AVUTO PER TE» (MT 5,19)
Dopo la presentazione, il delegato di Zona ha lasciato la parola alla ministra della fraternità locale – che ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione – e al sindaco di Lacedonia, dott. Antonio Di Conza, eletto da pochi giorni alla carica di primo cittadino, che ha partecipato all’incontro per tutta la sua durata.
In rappresentanza del Prim’Ordine, p. Antonio Garofano, OFM, Assistente Spirituale delle fraternità Ofs di Lioni e Lacedonia, ha curato tutto l’aspetto spirituale dell’incontro.
Al termine della presentazione, visto che il sole, per molti, era diventato più sopportabile e che l’incontro era stato pensato come testimonianza alla comunità, i convenuti si sono trasferiti su piazza Caduti in Guerra, antistante la chiesa, dove si sono avuti i vari interventi.
Il primo è stato di Angela Di Lauro, Consigliera Regionale Ofs, delegata per il settore Evangelizzazione e Presenza nel Mondo: Laicato missionario e attività di servizio.
Angela ha spiegato ai presenti cosa significa la sigla EPM e che importanza ha per l’Ofs. Considerata l’età media abbastanza elevata e la distanza, non solo fisica, dalla fraternità regionale e nazionale, Angela ha dovuto più volte ritornare sul concetto che L’OFS è sempre più EPM, attraverso il servizio e la testimonianza che, senza il primo, rimane poco credibile.
È stata questa l’occasione per presentare i vari progetti regionali che l’Ordine sta curando, grazie alla buona volontà di tante persone, come: la vacanza “Una mano per un sorriso”, il “Week-end della letizia”, “Navigando per il creato”, ecc.
Ciascuna iniziativa è stata presentata nelle sue linee essenziali, Angela, però, ha voluto soprattutto trasmettere ai presenti l’importanza di sentirsi parte di questi progetti, attraverso un contributo materiale, economico o anche solo con la preghiera.
Dopo Angela Di Lauro c’è stato l’intervento di Pierfrancesco Bruno, presidente regionale Gi.Fra. – eletto da poco più di un mese – che ha portato la sua bellissima testimonianza sul progetto nazionale “Fratelli immigrati”, a cui anche la Gi.Fra. Regionale di Campania e Basilicata sta dando un importante contributo.
Pierfrancesco ha improntato il suo intervento, in particolare, sull’accoglienza, partendo dalla famiglia di Nazareth che, in terra straniera, non ha avuto nessuno che l’accogliesse. Maria e Giuseppe rappresentano i migranti del nostro tempo che nessuno vuole ospitare, perché sono: sporchi, pericolosi, tolgono lavoro ai nostri concittadini, ecc….
Molto forte è stato il racconto della sua esperienza vissuta al centro accoglienza di Rosarno, dove i nostri “fratelli immigrati” vivono in condizioni molto difficili, a causa del sovraffollamento e dell’assenza dei servizi minimi.
Tutti noi possiamo fare qualcosa per loro, è questo il messaggio di Pierfrancesco, non nascondiamoci, perciò dietro l’età o altro, ognuno può dare il proprio contributo, senza andare necessariamente a Rosarno, ma recandoci presso i centri a noi più vicini, come quello di Avellino e Conza della Campania (AV).
L’ultima testimonianza è stata quella della fraternità di Serino che ha condiviso con i presenti l’esperienza del “week-end della letizia”, cioè la vacanza invernale destinata a bambini e ragazzi che vivono situazioni di difficoltà dal punto di vista familiare e sociale.
Nel racconto di Daiana, giovane francescana di Serino, traspariva ancora l’emozione di quei giorni in cui tutta la sua fraternità si era adoperata per far sì che questi bambini potessero vivere dei giorni indimenticabili; alla fine di questa esperienza era stata proprio la Fraternità che aveva ricevuto tanto, nell’essersi donata.
A rafforzare questo suo pensiero c’è stato l’intervento di Alfonso – ministro della fraternità Ofs di Serino – che ha sottolineato come la gioia più grande sia stata vedere come tutta la fraternità ha risposto a questo “richiamo di bene”, mostrando di essere “un cuor solo e un’anima sola”.
Dopo questi interventi è stato lasciato del tempo libero, perché i presenti potessero avvicinarsi ai cartelloni che alcune fraternità della Zona hanno preparato, per mostrare le varie opere di misericordia compiute a livello locale. Lo spirito di questa iniziativa è stato non solo condividere, con le altre fraternità, le attività svolte ma, soprattutto, suscitare nei presenti una maggiore sensibilità nei confronti di chi vive nel bisogno.
Alle 18.45, tutti i convenuti si sono ricompattati e, guidati dalla fraternità di Lacedonia, hanno attraversato il paese per dirigersi, in pellegrinaggio, presso la cattedrale, per il passaggio della Porta Santa.
Il corteo, con l’avvicinarsi alla cattedrale, è diventato sempre più numeroso, accogliendo al suo interno anche alcuni presenti della comunità locale: in chiesa eravamo oltre cento persone!
Dopo il passaggio della Porta Santa, abbiamo recitato tutti insieme il vespro e poi abbiamo visitato il “pozzo di san Gerardo”, dove ci è stato raccontato un miracolo che il santo avrebbe fatto in quel luogo.
L’incontro si è concluso intorno alle ore 20, con un ricco buffet offerto dalla fraternità locale e con il saluto di arrivederci a dopo l’estate.

Il Delegato di Zona
Ciro d’Argenio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.