L’INCONTRO CON CRISTO NELLA PAROLA – 2° incontro Ofs della zona interdiocesana di Avellino

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Nel I° incontro zonale ci siamo lasciati con la “Volontà di rimanere in Cristo”, per ritrovarci con grande gioia al II° incontro zonale “Con Cristo nella Parola”. Si è sottolineata l’importanza della comunicazione per essere in comunione, ponendo a tutti noi appartenenti alle rispettive fraternità presenti, sei domande formulate dai vescovi. Ognuno di noi, ma soprattutto un buon francescano dovrebbe rendere il Vangelo parte integrante della propria vita ritrovando nelle sue parole il senso della sua esistenza nella quotidianità. Una quotidianità spesso nascosta dietro ad un video, creando delle relazioni irreali dove tutto ha un’identità incerta e precaria; ed è proprio lì che l’unico educatore, il Signore, con la sua presenza reale e attraverso la Parola riesce a “resettare ” l’IO che prende il sopravvento in noi stessi e fa si che ci si incontri e ci si relazioni con i fratelli. Solo ponendoci continue domande sui nostri dubbi e scavando nelle Verità di Fede, potremmo essere sereni nelle risposte. Il confrontarci, ha tuttavia fatto riaffiorare tutte le paure del “dirsi” francescano nella società odierna, dove le problematiche socio-economiche che affliggono l’uomo fino allo stremo comportano, a partire dalla famiglia che dovrebbe essere la linfa vitale della società cristiana, una diseducazione alla Parola del Signore, portando all’offuscamento della vera identità. È proprio dinanzi a questi dubbi che bisogna perseverare con la testimonianza; una delle domande chiedeva: “Un vero incontro con Cristo mi porta a testimoniarlo, annunciarlo. Quando, come cristiano e francescano, questo avviene nella mia vita?”. La risposta? Ebbene la possiamo trovare solo nella profondità della nostra fede e nella forza che essa ci dona nel riuscire a superare il dolore, le difficoltà che sembrano insormontabili, condividendo le piccole gioie e raccogliendo i frutti dopo tanti “raccolti “distrutti, riuscendo a non perdere mai di vista quella “luce” che illumina la nostra strada senza mai oscurarla. È questo che segna il nostro incontro con Cristo e non si può stabilire come e quando ciò avviene, perché solo rimanendo con Lui ed in Lui, in ascolto della sua Parola, potremmo avere delle risposte. «Io sono la vite, voi i tralci; chi rimane in me ed io in lui, questi porta molto frutto; perché senza di me non potete far niente» (Gv 15, 5).

Assunta D’Argenio
Fraternità di Atripalda

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