NAVIGANDO PER IL CREATO 2015

Domenica 6 settembre 2015 si è consumato l’ormai consueto appuntamento della minicrociera di beneficienza “Navigando per il creato“, organizzata dall’Ordine Francescano Secolare e dalla Gioventù Francescana della Campania e Basilicata.
L’iniziativa ha avuto il triplice obiettivo di: raccogliere fondi per le iniziative missionarie dell’Ofs e della Gifra regionali, riflettere sulla salvaguardia del creato e, perchè no, fare fraternità.
Il primo obiettivo era in funzione dei partecipanti, più persone c’erano, maggiore sarebbe stato il ricavato. Il numero dei partecipanti quest’anno non ha raggiunto quota 300, forse anche per il poco entusiasmo che ha suscitato l’iniziativa che, in fin dei conti, proponeva lo stesso itinerario da tre anni a questa parte; ma deve lasciar riflettere come tante fraternità abbiano considerato secondario questo appuntamento e, quindi, l’hanno praticamente ignorato.
Il secondo obiettivo era la salvaguardia del creato e in questo ci ha accompagnato l’enciclica del Santo Padre, papa Francesco: “Laudato Sii” che ci offre tanti spunti di riflessione per un approccio diverso nei confronti dei beni che ci dona madre natura e che stiamo consumando con avdità, senza preoccuparci di lasciare qualcosa a quelli che vengono dietro di noi … I NOSTRI FIGLI, NIPOTI…
Il terzo obiettivo era la festa e, dove c’è Gi.Fra. c’è festa!
La giornata è iniziata a Pozzuoli, dove già prima delle 8.30 molte persone avevano preso posto sulla nave che ci avrebbe accompagnato a Nisida. Con pochi minuti di ritardo sulla tabella di marcia (partenza prevista alle ore 9) abbiamo abbandonato il porto di Pozzuoli e ci siamo diretti verso la nostra meta. Le notizie che ci arrivavano dall’altro lato erano che dopo Capo Miseno avremmo trovato un po’ di onde lunghe e, quindi avremmo ballato un po’: e così è stato ma, grazie a Dio, tutto è passato senza grosse difficoltà, se si esclude il mal di mare di qualche bambino!
Appena sbarcati a Procida ci siamo radunati sullo spiazzo antistante la chiesa dedicata alla Madonna e a S. Giovanni Battista.
Dopo un breve ristoro, ci sono stati i saluti del sindaco di Procida, dott. Raimondo Ambrosino, dell’assessore all’ambiente e poi del nostro ministro regionale, Antonio Nappi, cui ha fatto seguito la voce delle varie associazioni che hanno partecipato all’evento anche attraverso degli stands, distribuiti sul perimetro della piazza. E’ stato da più parti sottolineato il valore dell’iniziativa che si pone l’obiettivo di salvaguardare il creato anche attraverso gesti semplici, quelli possibili, per poi, un giorno, arrivare a quelli impossibili.
Subito dopo ci siamo trasferiti tutti in chiesa, dove c’era, finalmente, un po’ di fresco, ma eravamo tanti e quindi l’aria era quasi irrespirabile.
La Santa Messa è stata celebrata da Don Lello Ponticelli, decano del 1° decanato di Napoli che, ancora una volta, ha sottolineato, usando anche le parole tratte dall’enciclica di papa Francesco, Laudado Sii, come ciascuno di noi può fare tanto per la salvaguardia del creato, con piccoli gesti concreti ma, soprattutto con un cambio di mentalità che non pone più l'”io” al centro, ma l'”altro”.
Dopo la celebrazione eucaristica siamo ritornati sulla piazza, dove la GiFra ha coinvolto tutti: frati, terziari, ecc. in balli al ritmo dei tormentoni delle ultime estati, dopodichè c’è stato dato il mandato, per vivere nella nostra vita quanto meditato.
Finalmente l’ora del pranzo! La seconda parte della giornata era stata organizzata secondo tre itinerari:
il primo era rivolto alla missione, cioè la pulizia di una spiaggia, il secondo alla visita alla spiaggia della “Chiaiolella” e il terzo all’Abbazia di San Michele Arcangelo.
Io e mio figlio Andrea ci siamo arrampicati, seguiti dal resto della famiglia che, però, è stata accompagnata in auto da una gentile signora del posto, all’Abbazia dell’arcangelo Michele.
E’ stata una visita molto bella, sia dal punto di vista paesaggistico, sia storico-architettonico.
Ho potuto apprezzare le bellezze del centro storico di Procida e anche le caratteristiche casette colorate del suo porticciuolo che, ci è stato spiegato, hanno un colore diverso, perchè i marinai del posto da lontano dovevano riconoscere la loro casa.
Molto bella anche l’abbazia di san Michele che racchiude in essa tanta storia e tradizioni. Mi hanno colpito, in particolare le tradizioni delle sepolture per la gente comune e per le due confraternite del luogo che durante la setimana Santa danno vita a due manifestazioni molto suggestive.
Alle 17 siamo ripartiti per Pozzuoli e, un po’ per la stanchezza, un po’ perchè il mare era più calmo, molti ne hanno approfittato per un rigenerante riposino.

PACE E BENE

N.B. Questo è il volantino che è stato preparato per l’occasione, con stralci tratti dalla citata enciclica del papa.
Navigando per il creato 2015

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