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1° Incontro Zonale per Formandi – Comunicazione

Carissimi, dopo il primo incontro zonale [del quale siamo ancora in attesa dell’articolo], dello scorso 6 novembre, siamo pronti per il secondo appuntamento zonale che, questa volta, è destinato solo a Formandi e Iniziandi delle nostre fraternità. Leggi la circolare.
L’invito, rivolto a tutti i ministri locali, è di esortare gli interessati a partecipare con entusiasmo a quest’appuntamento, per una più ampia esperienza di fraternità.




Assemblea Regionale Ofs

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Domenica 24 ottobre 2010, presso il centro sociale di Mercato San Severino (SA), si è tenuta l’Assemblea Regionale Ofs della Campania, a essa hanno partecipato i ministri e consiglieri di 65 fraternità, sulle 152 della regione Campania.
La riunione è iniziata con la celebrazione delle lodi ed è continuata con i saluti del Presidente Regionale della Gioventù Francescana di Campania e Basilicata: Igino Tomasetta, di Atripalda che ha invitato l’Ofs ad avere fiducia nel cammino di fede della Gi.Fra. e di sostenerla, soprattutto attraverso la testimonianza.
L’accompagnamento dell’Ofs deve aiutare la Gi.Fra. a correggere i propri errori e ad avere la forza di rialzarsi ogniqualvolta la difficoltà del cammino ne frena l’entusiasmo.
La parola è passata poi al Ministro Regionale Ofs, Antonio Bruno che ha salutato, prima di tutto, gli Assistenti Regionali, P. Mimmo Capasso e p. Giuseppe Iandiorio e poi ha rivolto un saluto a tutta l’assemblea.Nel suo intervento, Antonio Bruno ha voluto rilevare l’importanza della famiglia: primo luogo, dove coltivare le relazioni e la fraternità.
La famiglia, aggiunge, è il luogo privilegiato dell’esperienza dell’amore e della trasmissione della fede, essa è, infatti, la prima scuola di preghiera per i nostri figli.
La Chiesa ci esorta perché le nostre parrocchie, le nostre fraternità siano luoghi di ascolto, in particolar modo per le famiglie in difficoltà. Questo è possibile soltanto instaurando rapporti interpersonali con tutte le famiglie, credenti e non.
Alla luce di quanto detto, è necessario, perciò, approfondire, nelle nostre fraternità, le tematiche sociali, perché la crisi che stiamo affrontando in questi ultimi anni, non è solo sociale, ma anche economica.
Il Ministro Regionale ci esorta, inoltre, a una maggiore sensibilizzazione nei riguardi della salvaguardia dei creato, nel rispetto della vita, nell’impegno sul lavoro, per la pace e per il bene comune.
Ciò richiede una nostra partecipazione anche alla vita politica, senza complessi d’inferiorità; ma questo può essere fatto solo con un profondo cammino di formazione che dia la giusta competenza, senza tralasciare di approfondire i valori cristiani.
La parola passa poi a Michele Ortaglio, Vice-ministro Regionale, che fa una panoramica sui Piani di Zona di tutta la Regione Campania.
Al Consiglio Regionale sono giunti 18 Piani, sulle 19 Zone in cui è suddivisa l’intera Campania e questo, fino a ad un mese fa, era impensabile.
Mettendo a confronto i vari Piani, il Vice-ministro mostrandone gli aspetti positivi e quelli che devono ancora essere migliorati.
Tra gli elementi positivi: la previsione di un numero minimo di tre incontri per l’equipe zonale e da due a sei [cui bisogna aggiungere i due incontri di preghiera con le clarisse] incontri zonali.
Una delle note stonate è la richiesta di formazione, manifestata al Consiglio Regionale che, però, non si è tramutata in adesioni al Corso di Formazione regionale, in fase di organizzazione. Michele rileva che c’è una fraternità che sta camminando, nonostante le difficoltà, ma c’è, senza dubbio, la necessità di conoscerci meglio, perché il Consiglio Regionale possa servire le fraternità, secondo quelle che sono le loro reali esigenze.
La parola passa poi a Silvia Riviezzo, responsabile della Formazione, che ci presenta l’ultima parte del testo dell’anno: “L’Ordine Francescano Secolare – Storia, legislazione e spiritualità”.
Nella prima parte dell’intervento, Silvia rileva proprio le parole che compongono il titolo del testo di formazione, oggetto di discussione in tutto il triennio in cui è stato adottato.
Silvia, nell’introduzione alla presentazione del testo, sostiene l’importanza della conoscenza delle nostre radici, perché, se non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo nemmeno dove andiamo e, allo stesso tempo, l’apprendimento della legislazione dell’Ofs [Regola e Costituzioni] che ci aiuta ad assimilare, nella nostra vita, il messaggio di Francesco.
Sul testo di formazione, è presentata, poi, una metodologia di studio, contenuta nel CD consegnato dalla segreteria all’atto della registrazione, che si basa sulle parole chiave che possono trovare riferimenti nei testi biblici e nelle fonti.
Dopo i vari interventi, l’assemblea si è suddivisa in varie commissioni, per approfondire gli argomenti propri della vita di fraternità; alle commissioni, alle ore 13, ha fatto seguito la celebrazione della S. Messa, celebrata dal Ministro Provinciale dei Frati Minori della Provincia Salernitano-Lucana.
Alla S. Messa ha fatto seguito il pranzo a sacco, consumato nelle sale del Convento S. Antonio, di Mercato S. Severino e, alle 15,30 l’assemblea si è ritrovata, per riportare le discussioni delle varie commissioni.
La prima commissione è stata quella della “Formazione”, in cui è stato discusso il progetto regionale di formazione.
Tale progetto ha risposto alla grande richiesta di formazione da parte delle fraternità locali che, però hanno dato poca disponibilità, in termini d’iscritti al corso di cui sopra.
Sono stati previsti tre incontri per i Consigli e altrettanti per i maestri di formazione.
Oltre al progetto di formazione si è molto parlato delle difficoltà nell’usare il testo di formazione nazionale. In merito a ciò, il Vice-mistro regionale suggerisce di attualizzare il contenuto del testo, in modo da renderlo più pratico.
Altri interventi propongono: la realizzazione di una banca dati regionale, per condividere itinerari di formazione già sviluppati; l’indicazione degli obiettivi della formazione, senza preoccuparsi tanto dei contenuti.
La commissione “Famiglia” ha evidenziato come siano ancora poche le fraternità che hanno, al proprio interno, un delegato per la famiglia.
Nei tre incontri regionali, previsti dalla commissione a Nocera Inferiore, avrà un ruolo dominante l’obiettivo di “riacquistare il senso del Sacramento del matrimonio”; in questo senso, diventa fondamentale la nostra testimonianza di coppie e di famiglie francescane.
I corsi previsti non sono destinati solo ai francescani secolari, ma a tutti quelli che ne siano interessati.
Il percorso di formazione, previsto dalla commissione per le famiglie, però, è stato criticato, perché ritenuto ripetitivo rispetto alla formazione in generale.
La commissione araldini ha esortato le fraternità presenti a collaborare con la Gi.Fra., nella cura degli araldini, nella consapevolezza di esserne i primi responsabili.
In ogni fraternità dovrebbe essere presente il delegato agli araldini, per il quale, la commissione regionale, ha previsto due incontri di formazione nel corso dell’anno sociale.
La commissione Ce.Mi. ha presentato, innanzitutto, l’iniziativa “Una Busta mi Basta”, per sensibilizzare all’uso di sacchetti che non siano di plastica; per il Natale, nei sacchetti sono stati inseriti prodotti solidali, per un costo totale di €. 10,00, il cui ricavato andrà per le varie iniziative missionarie della fraternità Ofs.
Nella commissione è stata discussa la problematica dei rifiuti e sono state proposte alcune idee, per l’incentivazione alla raccolta differenziata. Il responsabile Ce.Mi., Enzo Siciliano, ha, inoltre, rinnovato l’invito a partecipare al convegno di settore che si terrà i prossimi 13 e 14 novembre a S. Giuseppe Vesuviano e a trasmettere il nominativo del delegato missioni di ciascuna fraternità locale.
È necessario, conclude Enzo Siciliano, rimboccarsi le maniche, perché ci sono tante iniziative da portare avanti.
Conclude con gli interventi, la commissione stampa e Gi.Fra.. Sul primo argomento, Mimmo Artiaco comunica che, entro Natale, saranno raggiunte tutte le macro-zone della Campania, per la presentazione del nuovo sito e per spiegarne l’utilizzazione.
Riguardo alla Gi.Fra., invita tutte le fraternità a nominare un delegato, anche dove la parte giovane della fraternità non esiste ancora, perché è necessario essere già pronti all’arrivo di nuove vocazioni, infatti il secondo incontro del corso di formazione per maestri di formazione, sarà dedicato all’animazione della Gi.Fra..
Il professo, per il gifrino, deve essere come un padre che accompagna il proprio figlio nel suo cammino, ricordandosi che noi adulti siamo “più responsabili”, cioè “abbiamo più colpa”.
L’incontro termina con la celebrazione dei vespri alle 17,30, circa.




In memoria di p. Vittorio Clemente

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Sabato 9 ottobre 2010, presso il convento di Nola, p. Leonardo Izzo, Provinciale dei frati cappuccini di Napoli, ha presieduto l’Eucaristia celebrata in suffragio di P. Vittorio Clemente che lo scorso 2 giugno si è addormentato tra le braccia di S. Francesco.
È stata una celebrazione semplice ma intensa, così come è stata la vita di P. Vittorio che non si è risparmiato al Servizio della fraternità.
È stato, per me, un punto di riferimento continuo in tutto il mio cammino nella Gi.Fra., prima, e nell’Ofs, poi, quando mi incoraggiava e mi esortava a gettare il cuore oltre l’ostacolo, in nome della fraternità.Proprio come aveva fatto sempre lui che ha risposto sempre con generosità e obbedienza, quando gli è stato chiesto di assistere la fraternità della Gi.Fra., o quando è stato inviato in Romania, quasi da pioniere, per aprire un solco in cui seminare i germogli di una nuova fraternità.
Ricordo ancora le lettere che ci scriveva, nelle quali ci raccontava dei progressi della sua missione, alla generosità delle persone del posto, ma anche delle difficoltà dovute all’ambiente e … delle cipolle!
L’ultimo ricordo risale a pochi mesi fa, quando l’ho ritrovato assistente della fraternità Ofs di Apice, dove, ancora con umiltà e dedizione, ha riportato entusiasmo in una fraternità ormai alla deriva.
Tutti questi ricordi mi sono passati per la mente, sabato sera, durante la celebrazione Eucaristica, rafforzati dalla vista dei volti di tanti ex gifrini, alcuni accompagnati dai figli, altri colorati di grigio, che hanno sentito il bisogno di riabbracciarsi attorno al “loro” padre Vittorio.
E tutta l’emozione si è manifestata alla fine della S. Messa, quando ci siamo ritrovati come quei frati per i quali, “
Ogni volta che in qualche luogo o per strada, come poteva accadere, si incontravano, era una vera esplosione del loro affetto spirituale… Ed erano casti abbracci, delicati sentimenti, santi baci, dolci colloqui…” [F.F. 387]




Convegno Ofs Avellino [Roseto] – Montecalvo Irpino, 19-22 agosto 2010

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“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” è il tema su cui l’ OFS di Avellino (fraternità Roseto)  ha riflettuto nel Campo-scuola tenutosi a Montecalvo dal 19 al 22 agosto 2010.
Nella serenità e nella quiete dell’Oasi Mariana le relazioni e le riflessioni tenute da P. Innocenzo Massaro, P. Ciro Polverino e P. Gianluca Manganelli ci hanno guidato in un percorso volto a riscoprire i tanti doni che abbiamo ricevuto da Dio, in particolare quello della fraternità, per sentire sempre più forte la necessità, il bisogno di restituire il tanto che abbiamo ricevuto attraverso la nostra disponibilità,  personale e comunitaria,  ad accogliere il progetto di Dio su di noi.Le dinamiche di gruppo pomeridiane, che hanno sostituito i più classici “gruppi di studio”, ci hanno permesso di approfondire in modo attivo e partecipato  i temi trattati  al mattino, senza gli inutili appesantimenti e gli imbarazzanti lunghi silenzi che tutte le fraternità hanno spesso sperimentato in queste occasioni. Grazie per questo al Consiglio ed all’equipe di formazione, che ha dato prova non solo di impegno ma anche di creatività.
Per una fraternità composta in buona parte da famiglie con bambini, bello e significativo è stato il coinvolgimento dei più piccoli in percorsi paralleli sugli stessi temi trattati dai relatori di turno, attraverso attività operative che si sono poi concluse con un momento di incontro-confronto tra il lavoro svolto dal gruppo degli adulti e quello dei bambini: ed è capitato che le riflessioni e le ‘intuizioni’ dei piccoli  fossero a volte anche più pertinenti  o profonde delle nostre…
Le giornate sono state scandite dalla preghiera (Lodi, Angelus, incontri di preghiera pomeridiani, preghiera della notte) ma caratterizzate anche da momenti di distensione (merende, animazione serale) e non è mancata la passeggiata serale per il paese.
Come dimenticare poi Antonio, cuoco della Mensa dei Poveri di Avellino, che, per tener fede al tema del campo, insieme a sua moglie gratuitamente ha prestato la sua opera in questi quattro giorni, deliziandoci con la sua abilità culinaria? Grazie!
Una ricchezza in più ci è venuta dalla partecipazione al Campo di due membri della fraternità OFS “Cuore Immacolato di Maria”, i nostri carissimi amici Roberta e Alfredo, a testimonianza di un sempre più saldo e convinto spirito unitario.
Ancora una volta, insomma, il Campo-scuola si è rivelato essere un’esperienza che, andando aldilà della semplice “formazione”, ci ha fatto vivere la dimensione più autentica della “famiglia”, donandoci la possibilità di pregare, lavorare, studiare, giocare, condividere gioie e dolori, sperimentare infine la fraternità.
A noi ora il compito di restituire quanto abbiamo ricevuto.
Gratuitamente.

Maria Urciuoli




Incontro Consiglio Regionale Ofs e delegati di micro-zona

Mercoledì 1 settembre 2010, alle ore 16,00, presso il convento di S. Antonio di Nocera Inferiore (SA), il Consiglio Regionale Ofs ha incontrato i delegati delle 19 “micro-zone”, in cui è stata suddivisa la Regione Campania. All’inizio dell’incontro ha preso la parola Antonio Bruno, ministro regionale, che ha spiegato l’obiettivo dell’incontro, e l’importanza di lavorare in stretta collaborazione, soprattutto in prospettiva futura. Il Consiglio Regionale, durante l’esercizio del suo servizio, ha maturato la convinzione di voler essere più vicino a tutte le fraternità della Campania. Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato, sono stati modificati [anche se non sono ancora definitivi], il Modus Operandi del Consiglio Regionale, e il documento che si riferisce ai Piani di Zona, anche per favorire una maggiore collaborazione con i delegati di zona. La modifica di questi documenti, fondamentali per la vita della fraternità regionale, si è resa necessaria per:
– Renderli più aderenti alla realtà della fraternità regionale;
– Chiarire alcuni aspetti che, in una prima fase di sperimentazione, non sono stati del tutto compresi.
L’obiettivo principale del Consiglio Regionale è di approfondire, nell’arco di questo triennio, il percorso di conoscenza delle fraternità, in seguito all’unificazione e di sensibilizzare a una maggiore partecipazione alla vita della Chiesa locale. La parola è poi passata a Michele Ortaglio, viceministro, che ha illustrato i documenti riguardanti i Piani di Zona e i Quaderni di Fraternità. Michele ha esordito esprimendoci l’apprezzamento che, a livello nazionale, è stato fatto sul nostro modo di operare mediante i Piani di Zona, anche se, nella loro applicazione, trovano ancora molte difficoltà e questo ne giustifica le modifiche. Il Piano di Zona è uno strumento da cui le fraternità devono necessariamente partire, perché, senza di esso, si lavora sull’improvvisazione, senza prendere in considerazione le esigenze delle fraternità che costituiscono la micro-zona.
Il 24 ottobre, giorno in cui si terrà l’Assemblea regionale, il Consiglio Regionale ha intenzione di presentare una proposta formativa che nasce dalla lettura dei Piani di Zona. Per questo motivo è necessario che i delegati di zona: convochino l’equipe zonale e approntino quanto prima questo documento, in modo da trasmetterlo al Consiglio Regionale (entro il 25 settembre) che ha bisogno del tempo materiale, per le necessarie valutazioni.
Il nuovo Piano di Zona presenta una modulistica, cui ciascuna zona dovrà attenersi, che ne semplificherà la lettura da parte del Consiglio Regionale. Il viceministro, quindi, ha illustrato, pagina per pagina, tutto quello che dovrà essere il contenuto del Piano di Zona, mettendone in risalto il perno: il percorso formativo.
Oltre alla fase progettuale, è importante anche presentare le difficoltà che vivono le fraternità, dove non c’è un consiglio, non ci s’incontra …
Altro punto toccato è stato: il rapporto con le diocesi, dove l’Ofs è spesso assente, al contrario di tutte le altre associazioni, in particolare per le grandi diocesi.
Dopo il Piano di Zona è stato presentato il Quaderno di Fraternità, fondamentale per conoscere la realtà della fraternità locale. Infine Mimmo Artiaco e Silvia Riviezzo hanno esposto la proposta della scuola di formazione regionale che si svilupperà nel corso di un biennio e che ha l’obiettivo di formare un gruppo di persone che, dal prossimo triennio, siano in grado di animare tutte le fraternità della Campania. La partecipazione al corso prevede una quota di partecipazione e il rilascio di un attestato di partecipazione, mentre l’organizzazione delle giornate sarà in funzione del numero dei partecipanti. La proposta formativa sarà presentata all’assemblea regionale del prossimo 24 ottobre, per l’approvazione definitiva.
L’incontro è terminato alle 18,30.




5° Incontro Zonale – 23 maggio 2010 convento di S. Francesco a Folloni – Montella (AV)

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Il 23 maggio 2010, Domenica di Pentecoste, il convento di S. Francesco a Folloni, a Montella (AV), ha ospitato l’ultimo incontro zonale dell’anno 2009/2010 delle fraternità O.F.S., appartenenti alla Zona Interdiocesana di Avellino. Le fraternità hanno vissuto appieno tutta la spiritualità diffusa dalla celebrazione della Pentecoste (strada tracciata dal Cristo per portare l’umanità dalle tenebre dell’ignoranza, alla luce della vera conoscenza). La giornata è stata caratterizzata da diversi momenti, distribuiti durante la giornata. Il mattino, dopo l’accoglienza e la celebrazione delle lodi, c’è stata l’esposizione degli stands, di prodotti del commercio equo & solidale e delle attività missionarie dell’O.F.S., a cui ha fatto seguito la verifica, in assemblea, del percorso formativo – conoscitivo della Zona Interdiocesana di Avellino, nell’anno 2009/2010.Dopo la S. Messa, officiata da p. Lino Barelli, c’è stata la visita di Domenico Fiore, consigliere Regionale, responsabile delle fraternità della Provincia di Avellino e del Ce.Mi.Ofs-Gifra, a cui ci ha invitato a dare il nostro sostegno. Nel pomeriggio, dopo il pranzo a sacco, Saverio Console, responsabile nazionale della missione in Romania, ha presentato le varie attività del Ce.Mi.Ofs-Gifra della Campania (è stato importante conoscere le tipologie di progetti supportati quali: le adozioni a distanza, la costruzione di centri di accoglienza, il sostegno alimentare, ecc.) e i luoghi dove tali progetti si trovano.In conclusione, c’è stato l’approfondimento del tema della giornata: “Con Francesco, cittadini del mondo” (chiamati, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, a costruire un mondo più fraterno ed evangelico per la realizzazione del Regno di Dio). Vespri e congedo chiudono una serena e gioiosa giornata improntata nel segno di “pace e bene”. Hanno partecipato all’incontro, complessivamente, 57 confratelli (compreso i novizi).




Ordine Francescano Secolare di Avellino – Zona Interdiocesana di Avellino – Anno sociale 2009/2010

La Zona Interdiocesana di Avellino è costituita dalle fraternità Ofs di: Atripalda, Avellino[Cuore Immacolato di Maria], Avellino[Roseto], Lacedonia, Lioni, Mercogliano, Montefusco, Montella, Salza Irpina, Serino, Volturara e Zungoli.
Nel corso dell’anno sociale 2009/2010 ha intrapreso un percorso conoscitivo – formativo, con l’obiettivo di: consolidare il senso di appartenenza alla fraternità Ofs [sia locale, sia zonale] e iniziare a conoscersi e dialogare, per diventare, a breve [si spera!], una realtà “viva” nelle diocesi in cui è presente.
Il quadro della situazione era costituito da realtà di diversa provenienza che non avevano mai dialogato tra loro, nonostante la vicinanza territoriale, ma con problemi che, in alcuni casi, le accomunavano, in altri ne aumentavano le distanze [leggi l’età avanzata dei professi che non ne favoriva gli spostamenti agli incontri zonali].
Nel corso dell’anno sociale, poi, abbiamo avuto la gioia di accogliere, nella nostra Zona, la fraternità di Serino e il nuovo gruppo che sta seguendo un cammino di formazione a Lioni.
Le attività della Zona sono state approfondite, in particolare, su tre livelli:
–  Il coordinamento di Zona
–  Gli incontri Zonali
–  Gli incontri con le fraternità locali.
I Coordinamenti di Zona
Nel corso dell’anno sociale si sono tenuti tre Coordinamenti di Zona: uno di progetto, uno di verifica intermedia e, l’ultimo, per avere un riscontro finale.
Nell’ambito del primo Coordinamento, è stato definito l’indirizzo progettuale che è stato poi seguito nel corso dell’anno. Sono stati definiti, in linea generale, i temi da affrontare, il numero e le modalità degli incontri. Il calendario degli appuntamenti è stato definito solo dopo aver recepito il calendario delle attività regionali, in modo da evitarne coincidenze e favorirne la partecipazione.
Il primo coordinamento è stato suddiviso in tre appuntamenti: ad Avellino, a Volturara e a Zungoli, in modo da poter parlare con i responsabili di tutte le fraternità [e questo era necessario, soprattutto all’inizio del cammino].
Quest’incontro è stato l’occasione per parlare della “nuova” fraternità Ofs della Campania e del significato della Zona, secondo gli orientamenti del Consiglio Regionale.
In base alle indicazioni ricevute, è stato sviluppato un progetto formativo – conoscitivo per l’anno 2009/2010, con l’indicazione delle tematiche degli incontri e delle date degli stessi [il calendario degli appuntamenti è stato girato a tutte le fraternità per averne l’approvazione].
Nel corso dei due Coordinamenti successivi, poi, è stata fatta una verifica del cammino svolto, ma è stata anche l’opportunità per conoscerci meglio e anche per incoraggiare, in un certo senso, la consapevolezza di diventare i protagonisti nella realtà della fraternità Zonale.
Purtroppo, nei coordinamenti successivi al primo, non c’è stata mai la rappresentanza di tutte le fraternità che hanno fatto un po’ di turn-over.
Nell’ultimo incontro di Coordinamento, oltre alla verifica finale, sono state fatte proposte concrete, da proporre alle fraternità della Zona, per il prossimo anno sociale che sono state discusse, poi, in assemblea, durante l’ultimo incontro zonale.

Gli incontri Zonali
Secondo quanto stabilito in seno al coordinamento di Zona, sono stati organizzati cinque [inizialmente ne erano stati previsti quattro] incontri zonali, nei quali sono stati trattati i seguenti argomenti:
–        La professione come dono [convento di Atripalda];
–        Appartenenza e corresponsabilità [Roseto, Avellino];
–        Testimoni coerenti e coraggiosi [Volturara Irpina];
–        La missione dei laici francescani nel mondo [Volturara Irpina];
–        Con Francesco, cittadini del mondo [convento di Montella].

Gli incontri si sono svolti, a parte quello a Montella, il sabato pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, per favorire la partecipazione di tutti e agevolare il rientro a casa.
La partecipazione è stata sempre superiore alle cinquanta presenze e, in qualche caso, sono state superate le settanta unità.
La struttura degli incontri prevedeva una prima parte di accoglienza [organizzata dalla fraternità ospitante], una breve preghiera, la meditazione del relatore e nell’ultima mezz’ora, circa, la divisione in gruppi di studio, per un approfondimento e, soprattutto, per stimolare la conoscenza e il dialogo.
Non tutte le fraternità hanno partecipato agli incontri e non tutti i membri, delle fraternità presenti, sono intervenuti, questo significa che c’è molto da lavorare e che le cose possono andare anche meglio, ma questo dipende anche dalla collaborazione dei ministri di ciascuna fraternità.
L’ultimo incontro Zonale si è tenuto [a Montella] di domenica, per l’intera giornata, ed è stata l’occasione per interrogarci sul cammino dell’anno sociale, sulle difficoltà incontrate, ma anche sugli obiettivi da approfondire nel corso del prossimo anno sociale.
Oltre a questo, però, l’incontro è stato vissuto come una festa della fraternità che si riuniva lontano dai rumori del mondo [e senza la fretta del mondo], per confrontarsi su come testimoniare, nel mondo, il messaggio di Francesco.
E questo è stato fatto, in particolare, soffermandoci su una prima presentazione del Ce.Mi.Ofs-Gifra, grazie alla collaborazione di Saverio Console [responsabile nazionale del progetto Romania] e Domenico Fiore [responsabile Ce.Mi.Ofs-Gifra regionale]; per la circostanza sono stati anche adibiti stands per la presentazione di prodotti del commercio equo e solidale e del citato Ce.Mi. .
Oltre agli incontri zonali, cui erano invitati sia Professi, sia Novizi, sono stati organizzati [grazie alla disponibilità di alcuni maestri di formazioni e responsabili di fraternità] due incontri specifici per novizi e probandi.
I suddetti incontri hanno avuto l’obiettivo di andare incontro alle difficoltà di alcune fraternità, nella gestione del cammino di formazione iniziale, e per riunire, almeno due volte all’anno, chi, durante tutto l’anno, in qualche circostanza, percorre da solo il cammino di formazione in fraternità.
Per l’occasione è stata fatta una suddivisione in due micro-zone, per ridurre al minimo i tempi di spostamento e, quindi, non dare alibi ai meno volenterosi.
Anche in questa circostanza la partecipazione è stata molto positiva e questo fa ben sperare per il futuro.

Gli incontri con le fraternità locali
L’ultimo capitolo del progetto di Zona è stato l’incontro con le fraternità locali, per una conoscenza diretta delle varie difficoltà, ma anche per mettere a disposizione la mia esperienza di fraternità [per quello che è], perché “gratuitamente ho ricevuto e gratuitamente devo dare”.
Gli incontri sono serviti a dare spiegazioni su alcuni meccanismi della vita di fraternità che erano stati digeriti ancora con difficoltà, in particolare tutte quelle che apparivano delle novità per chi, fino a quel momento, aveva abitudini diverse [leggi kit di formazione, ecc.].
Su certi argomenti, purtroppo, le distanze non sono ancora colmate, ma, credo che sia necessario avere pazienza, adottando la politica dei piccoli passi, altrimenti si rischia di “perdere capra e cavoli”.
Oltre a contenuti tecnici, gli incontri sono stati anche occasione per approfondire tematiche relative al testo dell’anno, piuttosto che alla Regola Ofs e al Vangelo [vedi nel dettaglio del Quaderno delle attività della Zona].
Ho avuto incontri con le fraternità di:
–        Volturara Irpina [2];
–        Mercogliano;
–        Avellino _ Cuore Immacolato;
–        Montella;
–        Salza Irpina [5].
Ad altre fraternità ho chiesto incontri, però non sempre è stato possibile, ma ci siamo già proposti di riprendere, da settembre, il discorso interrotto.
Nelle fraternità ho rilevato situazioni diametralmente opposte e, dove ho riscontrato difficoltà, potrei raggrupparne le cause in due filoni:
–        l’assenza del Padre assistente;
–        un consiglio di fraternità in difficoltà [per coesione interna, per insufficienza di elementi venuti meno nel tempo e mai sostituiti, per la poca consapevolezza del modo di guidare una fraternità…].
Sulla presenza del Padre assistente chiedo alla fraternità regionale che ha voce in capitolo sicuramente più di me, di affrontare una situazione che può divenire pericolosa per la sopravvivenza delle fraternità Ofs, soprattutto di quelle di periferia.
Sul sostegno ai consigli locali, oltre a sollecitare l’Ofs Regionale al rinnovo di quelli scaduti, cercherò, per quanto è nelle mie forze, di dare il mio sostegno e la mia [seppur minima]esperienza.