1° Incontro zonale per Formandi – Mercogliano

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È iniziato, anche quest’anno, il mini-percorso di formazione dedicato a coloro che, presso le fraternità locali, stanno svolgendo il proprio percorso di avvicinamento all’Ordine Francescano Secolare.La formula utilizzata è stata la stessa adottata nello scorso anno sociale, in cui la Zona Interdiocesana di Avellino è stata suddivisa in due sotto-zone [in base alla presenza, nelle fraternità, di Formandi e Iniziandi], per ridurre al minimo gli spostamenti e, quindi, favorire la partecipazione.
La prima tappa di questo percorso ha preso il via lo scorso 4 dicembre 2010 e ha avuto come tema:

L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO NELLA CHIESA E NELLA VITA DEL CRISTIANO
La vocazione all’Ofs: chiamata dello Spirito alla sua missione.

Le sedi, presso cui si sono tenuti gli incontri, sono state: Mercogliano e Volturara Irpina.
Incontro di Mercogliano
La riunione di Mercogliano che si è tenuta presso l’asilo delle suore salesiane “G. Santangelo”, ha avuto inizio alle 16,30 circa e ha visto la partecipazione delle fraternità di: Mercogliano e Avellino (Cuore Immacolato), per un totale di 16 presenti.
Il tema della giornata è stato presentato da Maria De Matteis, della fraternità Ofs di Avellino Roseto che, anche quest’anno, ha dato la sua disponibilità a collaborare con l’equipe zonale.
L’incontro è stato aperto con un’invocazione allo Spirito Santo che ha subito focalizzato l’attenzione sull’argomento della discussione.
È stato commentato il brano tratto dagli Atti degli Apostoli (cap. 2), in cui l’evangelista Luca narrava la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, riuniti nel cenacolo.
A questo passo è stato accostato l’episodio, narrato nell’Esodo (cap. 3), in cui Jahweh si manifesta a Mosè, sul monte Oreb.
Dall’analisi dei suddetti brani, è stato messo in risalto un elemento comune: come dall’incontro tra Mosè e Jahweh, nasce un popolo nuovo [il popolo di Israele, col quale Dio stringe la sua alleanza], così, la discesa dello Spirito Santo, su Maria e gli Apostoli, da’ vita ad un nuovo popolo [il popolo cristiano], con cui Dio stringe una nuova alleanza, ottenuta grazie al sacrificio di Gesù.
Lo Spirito Santo, terza persona della Trinità, con la sua azione, pervade la storia dell’uomo, dalla sua nascita [“allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” – Gen 2,7], alla sua fine [come si evince dal Credo].
Lo Spirito Santo agisce nella storia dell’uomo, per aiutarlo a realizzare i progetti che Dio ha su di lui; ci sono tanti episodi nella Bibbia, in cui è narrata l’azione dello Spirito, ma, certamente, quello più significativo è l’annuncio del concepimento di Gesù [Figlio di Dio], alla vergine Maria [una semplice ragazzina].
Lo Spirito Santo, dono che riceviamo col Battesimo, è il sacramento che da’ origine alla vita di fede.
Esso esisteva già, prima della venuta di Gesù ed era un’abluzione [fatta solo con acqua] che simboleggiava la conversione del fedele.
Gesù stesso riceve il battesimo di Giovanni e, in questa circostanza, lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su di Lui.
Così, da quel momento, il Battesimo, amministrato con acqua e Spirito, rappresenta la rinascita dell’uomo a vita nuova.
Tutti coloro che erano battezzati [la prima comunità] vivevano insieme, condividendo i loro beni (At 4,32) e questo è il modello di comunità che Dio ci propone di imitare.
I nuovi battezzati non si chiamavano ancora “cristiani”, termine che fu utilizzato, per la prima volta, ad Antiochia, né la parola “Chiesa” era utilizzata fin dagli inizi.
Possiamo dire che la prima Chiesa ha origine con la chiamata di Gesù agli apostoli e, secondo alcuni studiosi, ancor prima, con l’incarnazione di Gesù nel ventre di Maria che è la primizia della Chiesa.
Con la Pentecoste si apre uno spartiacque tra quanto era accaduto prima e dopo la venuta di Gesù; la nuova religione si diffonde sempre di più e questo anche grazie al sacrificio umano dei tanti martiri, sempre sostenuti dalla forza dello Spirito Santo.
Questo nuovo tempo è detto “tempo della Chiesa” che agisce per trasmettere la fede all’uomo, grazie allo Spirito Santo.
In questo modo, lo Spirito santo, trasmesso alla Chiesa con la Pentecoste, deve essere trasmesso dalla Chiesa ad ogni uomo, con il Battesimo, fino alla fine dei tempi.
Lo Spirito, quindi, è come quel talento che tutti abbiamo ricevuto e che dobbiamo mettere a disposizione degli altri e non tenere per noi stessi.
L’incontro si conclude, alle 18,00, con il saluto e gli auguri del delegato di zona e con un momento di agape fraterna, offerto dalla fraternità locale.

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