IL RAPPORTO FRATERNO CON TUTTE LE CREATURE – 5° incontro zonale – Lioni (AV) 29 maggio 2011

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Nella giornata di domenica 29 maggio, presso il convento dei Frati Minori di Lioni, sede della Fraternità locale Ofs, in formazione, si è svolto il V incontro zonale dell’Ordine Francescano Secolare della Zona Interdiocesana di Avellino, cui hanno preso parte le fraternità di: Avellino [Roseto], Avellino [Cuore Immacolato], Atripalda, Montella, Serino, Lioni, accompagnata dall’Assistente Spirituale padre Lino Barelli, per un totale di quaranta partecipanti.
L’incontro in oggetto completa il ciclo d’incontri dedicati all’impegno del Francescano Secolare, chiamato a dare sapore e portare luce, nell’ambito sociale e politico.
In quest’ultimo appuntamento, in particolare, ci è stata offerta la possibilità di approfondire un tema attinente e fondante per i francescani: “IL RAPPORTO FRATERNO CON TUTTE LE CREATURE”, ambito nel quale siamo chiamati a testimoniare il nostro essere “cristiani” e “francescani”, in particolare.L’incontro è iniziato, dopo la “dolce” accoglienza della fraternità locale, con la celebrazione delle Lodi, nella cappella del convento, cui ha fatto seguito la presentazione del programma giornaliero, a cura del delegato di microzona.
Nella mattinata l’approfondimento del tema è stato è stato sviluppato in due parti.
Nella prima parte, Alfredo Trocciola, della fraternità di Avellino – Cuore Immacolato di Maria –, in qualità di geologo, ricercatore presso l’“Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico e Sostenibile” – ENEA – ha brevemente introdotto alcuni concetti basilari circa l’ambiente e l’ecologia, quali: ecosistema, habitat, piramide ambientale,…
Nella seconda parte della mattinata, il tema è stato analizzato da padre Damiano Lanzone, frate minore, e Consigliere Nazionale di “Giustizia Pace e Integrità del Creato”.
Padre Damiano ha evidenziato come tale tema sia molto attuale, a causa alle molteplici emergenze ambientali che caratterizzano questo periodo, e, per questo motivo, anche molto sentito nel mondo ecclesiastico, tanto da essere oggetto di particolare attenzione, da parte della Chiesa Cattolica Italiana che dedica l’1 settembre di ogni anno, al tema della “Salvaguardia del Creato”.
Padre Damiano ha evidenziato come  tale tema sia presente nel magistero della Chiesa, – Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (460, 466), lettera enciclica “Caritas in Veritate” – e nella forma di vita del Francescano Secolare – Regola (art.18) e Costituzioni Generali dell’Ofs (art 12).
In particolare, il relatore si è soffermato sull’impegno, per ciascuno di noi, a costruire nuove relazioni, con tutto quanto ci circonda che ci fa parlare non tanto di “ecologia ambientale”, quanto di “ecologia mentale”.
La necessità di rapportarsi al creato con un modo di “essere” e non di “fare”, richiede una “conversione ecologica”, intesa come una nuova alleanza con il nostro habitat e una cultura dell’attenzione all’ambiente che si manifesta nell’“avere cura”.
Ciò implica considerare la natura non più come oggetto ma soggetto, in un nuovo rapporto di accoglienza e di rispetto. Tutte le creature sono frutto dell’Amore di Dio (Genesi 1, 11), quindi hanno la loro dignità, la loro soggettività (Proverbi 8, 22); Dio ci affida la natura, non per dominarla o soggiogarla, ma per rapportarci ad essa, secondo il Suo modello, cioè l’Amore: «tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti neppure creata» (Sapienza 11, 24).
Il rapporto di S. Francesco con il creato è stato una risposta a tutto quanto voluto da Dio.
Egli amava le creature, perché create da Dio, e ne riconosceva la loro sacralità e, attraverso esse, riconosceva la signoria di Dio.
Padre Damiano ha inoltre evidenziato come, i concetti francescani di povertà e di minorità, dovrebbero aiutarci a liberarci dal bisogno delle cose, in modo da acquisire un senso di libertà da esse e poter stabilire, così, un nuovo rapporto con i beni di questo mondo, tale da riconoscere, in essi, la signoria di Dio.
Altra interessante riflessione è stata fatta circa il nostro modello di vita: è davvero quello giusto?
Abbiamo meditato, infine, sulla possibilità di individuare, nell’economia sociale, “nuovo stile di vita”, alternativo a quello consumistico che oggi c’è proposto dai media, senza, necessariamente, rinunciare alla qualità della vita.
Al termine della meditazione di p. Damiano, ci sono stati alcuni interventi dei partecipanti che ci hanno dato l’opportunità di approfondire, ulteriormente, l’argomento.
Intorno a mezzogiorno, la Fraternità si è spostata nella chiesa, per la celebrazione della Santa Messa e l’incontro col Creatore che ci dona il Pane della vita.
Dalla mensa Eucaristica alla tavola apparecchiata, il passo è stato breve.
Nel pomeriggio, Alfredo Trocciola ha aperto la seconda parte dell’incontro, con la presentazione dal tema: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”.
Alfredo, attraverso una serie d’immagini, ci ha mostrato i danni che l’uomo – col suo assoggettare il creato, piuttosto che custodirlo – sta causando all’habitat suo e di chi verrà dopo lui.
Dopo la suddetta presentazione, c’è stato l’intervento di Giuseppina Buscaino del Comitato cittadino: “2 Si per l’Acqua Bene Comune” che ci ha parlato delle motivazioni per cui bisogna votare ai prossimi referendum, in favore dell’abrogazione della normativa nazionale che si sta orientando per la privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato.
Al termine della giornata, il delegato di microzona ha letto la sua relazione di fine anno sociale, ripercorrendo il cammino compiuto ed evidenziando quanto sia necessario l’impegno di tutti, perché la zona sia un’occasione di crescita, per la vocazione di ciascuno, ma anche segno visibile e tangibile sul territorio.

Cinzia Carpentiero

I VIDEO DEGLI INTERVENTI

 

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