Incontro Consiglio Regionale Ofs e delegati di micro-zona

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Mercoledì 1 settembre 2010, alle ore 16,00, presso il convento di S. Antonio di Nocera Inferiore (SA), il Consiglio Regionale Ofs ha incontrato i delegati delle 19 “micro-zone”, in cui è stata suddivisa la Regione Campania. All’inizio dell’incontro ha preso la parola Antonio Bruno, ministro regionale, che ha spiegato l’obiettivo dell’incontro, e l’importanza di lavorare in stretta collaborazione, soprattutto in prospettiva futura. Il Consiglio Regionale, durante l’esercizio del suo servizio, ha maturato la convinzione di voler essere più vicino a tutte le fraternità della Campania. Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato, sono stati modificati [anche se non sono ancora definitivi], il Modus Operandi del Consiglio Regionale, e il documento che si riferisce ai Piani di Zona, anche per favorire una maggiore collaborazione con i delegati di zona. La modifica di questi documenti, fondamentali per la vita della fraternità regionale, si è resa necessaria per:
– Renderli più aderenti alla realtà della fraternità regionale;
– Chiarire alcuni aspetti che, in una prima fase di sperimentazione, non sono stati del tutto compresi.
L’obiettivo principale del Consiglio Regionale è di approfondire, nell’arco di questo triennio, il percorso di conoscenza delle fraternità, in seguito all’unificazione e di sensibilizzare a una maggiore partecipazione alla vita della Chiesa locale. La parola è poi passata a Michele Ortaglio, viceministro, che ha illustrato i documenti riguardanti i Piani di Zona e i Quaderni di Fraternità. Michele ha esordito esprimendoci l’apprezzamento che, a livello nazionale, è stato fatto sul nostro modo di operare mediante i Piani di Zona, anche se, nella loro applicazione, trovano ancora molte difficoltà e questo ne giustifica le modifiche. Il Piano di Zona è uno strumento da cui le fraternità devono necessariamente partire, perché, senza di esso, si lavora sull’improvvisazione, senza prendere in considerazione le esigenze delle fraternità che costituiscono la micro-zona.
Il 24 ottobre, giorno in cui si terrà l’Assemblea regionale, il Consiglio Regionale ha intenzione di presentare una proposta formativa che nasce dalla lettura dei Piani di Zona. Per questo motivo è necessario che i delegati di zona: convochino l’equipe zonale e approntino quanto prima questo documento, in modo da trasmetterlo al Consiglio Regionale (entro il 25 settembre) che ha bisogno del tempo materiale, per le necessarie valutazioni.
Il nuovo Piano di Zona presenta una modulistica, cui ciascuna zona dovrà attenersi, che ne semplificherà la lettura da parte del Consiglio Regionale. Il viceministro, quindi, ha illustrato, pagina per pagina, tutto quello che dovrà essere il contenuto del Piano di Zona, mettendone in risalto il perno: il percorso formativo.
Oltre alla fase progettuale, è importante anche presentare le difficoltà che vivono le fraternità, dove non c’è un consiglio, non ci s’incontra …
Altro punto toccato è stato: il rapporto con le diocesi, dove l’Ofs è spesso assente, al contrario di tutte le altre associazioni, in particolare per le grandi diocesi.
Dopo il Piano di Zona è stato presentato il Quaderno di Fraternità, fondamentale per conoscere la realtà della fraternità locale. Infine Mimmo Artiaco e Silvia Riviezzo hanno esposto la proposta della scuola di formazione regionale che si svilupperà nel corso di un biennio e che ha l’obiettivo di formare un gruppo di persone che, dal prossimo triennio, siano in grado di animare tutte le fraternità della Campania. La partecipazione al corso prevede una quota di partecipazione e il rilascio di un attestato di partecipazione, mentre l’organizzazione delle giornate sarà in funzione del numero dei partecipanti. La proposta formativa sarà presentata all’assemblea regionale del prossimo 24 ottobre, per l’approvazione definitiva.
L’incontro è terminato alle 18,30.

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