Ordine Francescano Secolare di Avellino – Zona Interdiocesana di Avellino – Anno sociale 2009/2010

image_pdfimage_print

La Zona Interdiocesana di Avellino è costituita dalle fraternità Ofs di: Atripalda, Avellino[Cuore Immacolato di Maria], Avellino[Roseto], Lacedonia, Lioni, Mercogliano, Montefusco, Montella, Salza Irpina, Serino, Volturara e Zungoli.
Nel corso dell’anno sociale 2009/2010 ha intrapreso un percorso conoscitivo – formativo, con l’obiettivo di: consolidare il senso di appartenenza alla fraternità Ofs [sia locale, sia zonale] e iniziare a conoscersi e dialogare, per diventare, a breve [si spera!], una realtà “viva” nelle diocesi in cui è presente.
Il quadro della situazione era costituito da realtà di diversa provenienza che non avevano mai dialogato tra loro, nonostante la vicinanza territoriale, ma con problemi che, in alcuni casi, le accomunavano, in altri ne aumentavano le distanze [leggi l’età avanzata dei professi che non ne favoriva gli spostamenti agli incontri zonali].
Nel corso dell’anno sociale, poi, abbiamo avuto la gioia di accogliere, nella nostra Zona, la fraternità di Serino e il nuovo gruppo che sta seguendo un cammino di formazione a Lioni.
Le attività della Zona sono state approfondite, in particolare, su tre livelli:
–  Il coordinamento di Zona
–  Gli incontri Zonali
–  Gli incontri con le fraternità locali.
I Coordinamenti di Zona
Nel corso dell’anno sociale si sono tenuti tre Coordinamenti di Zona: uno di progetto, uno di verifica intermedia e, l’ultimo, per avere un riscontro finale.
Nell’ambito del primo Coordinamento, è stato definito l’indirizzo progettuale che è stato poi seguito nel corso dell’anno. Sono stati definiti, in linea generale, i temi da affrontare, il numero e le modalità degli incontri. Il calendario degli appuntamenti è stato definito solo dopo aver recepito il calendario delle attività regionali, in modo da evitarne coincidenze e favorirne la partecipazione.
Il primo coordinamento è stato suddiviso in tre appuntamenti: ad Avellino, a Volturara e a Zungoli, in modo da poter parlare con i responsabili di tutte le fraternità [e questo era necessario, soprattutto all’inizio del cammino].
Quest’incontro è stato l’occasione per parlare della “nuova” fraternità Ofs della Campania e del significato della Zona, secondo gli orientamenti del Consiglio Regionale.
In base alle indicazioni ricevute, è stato sviluppato un progetto formativo – conoscitivo per l’anno 2009/2010, con l’indicazione delle tematiche degli incontri e delle date degli stessi [il calendario degli appuntamenti è stato girato a tutte le fraternità per averne l’approvazione].
Nel corso dei due Coordinamenti successivi, poi, è stata fatta una verifica del cammino svolto, ma è stata anche l’opportunità per conoscerci meglio e anche per incoraggiare, in un certo senso, la consapevolezza di diventare i protagonisti nella realtà della fraternità Zonale.
Purtroppo, nei coordinamenti successivi al primo, non c’è stata mai la rappresentanza di tutte le fraternità che hanno fatto un po’ di turn-over.
Nell’ultimo incontro di Coordinamento, oltre alla verifica finale, sono state fatte proposte concrete, da proporre alle fraternità della Zona, per il prossimo anno sociale che sono state discusse, poi, in assemblea, durante l’ultimo incontro zonale.

Gli incontri Zonali
Secondo quanto stabilito in seno al coordinamento di Zona, sono stati organizzati cinque [inizialmente ne erano stati previsti quattro] incontri zonali, nei quali sono stati trattati i seguenti argomenti:
–        La professione come dono [convento di Atripalda];
–        Appartenenza e corresponsabilità [Roseto, Avellino];
–        Testimoni coerenti e coraggiosi [Volturara Irpina];
–        La missione dei laici francescani nel mondo [Volturara Irpina];
–        Con Francesco, cittadini del mondo [convento di Montella].

Gli incontri si sono svolti, a parte quello a Montella, il sabato pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, per favorire la partecipazione di tutti e agevolare il rientro a casa.
La partecipazione è stata sempre superiore alle cinquanta presenze e, in qualche caso, sono state superate le settanta unità.
La struttura degli incontri prevedeva una prima parte di accoglienza [organizzata dalla fraternità ospitante], una breve preghiera, la meditazione del relatore e nell’ultima mezz’ora, circa, la divisione in gruppi di studio, per un approfondimento e, soprattutto, per stimolare la conoscenza e il dialogo.
Non tutte le fraternità hanno partecipato agli incontri e non tutti i membri, delle fraternità presenti, sono intervenuti, questo significa che c’è molto da lavorare e che le cose possono andare anche meglio, ma questo dipende anche dalla collaborazione dei ministri di ciascuna fraternità.
L’ultimo incontro Zonale si è tenuto [a Montella] di domenica, per l’intera giornata, ed è stata l’occasione per interrogarci sul cammino dell’anno sociale, sulle difficoltà incontrate, ma anche sugli obiettivi da approfondire nel corso del prossimo anno sociale.
Oltre a questo, però, l’incontro è stato vissuto come una festa della fraternità che si riuniva lontano dai rumori del mondo [e senza la fretta del mondo], per confrontarsi su come testimoniare, nel mondo, il messaggio di Francesco.
E questo è stato fatto, in particolare, soffermandoci su una prima presentazione del Ce.Mi.Ofs-Gifra, grazie alla collaborazione di Saverio Console [responsabile nazionale del progetto Romania] e Domenico Fiore [responsabile Ce.Mi.Ofs-Gifra regionale]; per la circostanza sono stati anche adibiti stands per la presentazione di prodotti del commercio equo e solidale e del citato Ce.Mi. .
Oltre agli incontri zonali, cui erano invitati sia Professi, sia Novizi, sono stati organizzati [grazie alla disponibilità di alcuni maestri di formazioni e responsabili di fraternità] due incontri specifici per novizi e probandi.
I suddetti incontri hanno avuto l’obiettivo di andare incontro alle difficoltà di alcune fraternità, nella gestione del cammino di formazione iniziale, e per riunire, almeno due volte all’anno, chi, durante tutto l’anno, in qualche circostanza, percorre da solo il cammino di formazione in fraternità.
Per l’occasione è stata fatta una suddivisione in due micro-zone, per ridurre al minimo i tempi di spostamento e, quindi, non dare alibi ai meno volenterosi.
Anche in questa circostanza la partecipazione è stata molto positiva e questo fa ben sperare per il futuro.

Gli incontri con le fraternità locali
L’ultimo capitolo del progetto di Zona è stato l’incontro con le fraternità locali, per una conoscenza diretta delle varie difficoltà, ma anche per mettere a disposizione la mia esperienza di fraternità [per quello che è], perché “gratuitamente ho ricevuto e gratuitamente devo dare”.
Gli incontri sono serviti a dare spiegazioni su alcuni meccanismi della vita di fraternità che erano stati digeriti ancora con difficoltà, in particolare tutte quelle che apparivano delle novità per chi, fino a quel momento, aveva abitudini diverse [leggi kit di formazione, ecc.].
Su certi argomenti, purtroppo, le distanze non sono ancora colmate, ma, credo che sia necessario avere pazienza, adottando la politica dei piccoli passi, altrimenti si rischia di “perdere capra e cavoli”.
Oltre a contenuti tecnici, gli incontri sono stati anche occasione per approfondire tematiche relative al testo dell’anno, piuttosto che alla Regola Ofs e al Vangelo [vedi nel dettaglio del Quaderno delle attività della Zona].
Ho avuto incontri con le fraternità di:
–        Volturara Irpina [2];
–        Mercogliano;
–        Avellino _ Cuore Immacolato;
–        Montella;
–        Salza Irpina [5].
Ad altre fraternità ho chiesto incontri, però non sempre è stato possibile, ma ci siamo già proposti di riprendere, da settembre, il discorso interrotto.
Nelle fraternità ho rilevato situazioni diametralmente opposte e, dove ho riscontrato difficoltà, potrei raggrupparne le cause in due filoni:
–        l’assenza del Padre assistente;
–        un consiglio di fraternità in difficoltà [per coesione interna, per insufficienza di elementi venuti meno nel tempo e mai sostituiti, per la poca consapevolezza del modo di guidare una fraternità…].
Sulla presenza del Padre assistente chiedo alla fraternità regionale che ha voce in capitolo sicuramente più di me, di affrontare una situazione che può divenire pericolosa per la sopravvivenza delle fraternità Ofs, soprattutto di quelle di periferia.
Sul sostegno ai consigli locali, oltre a sollecitare l’Ofs Regionale al rinnovo di quelli scaduti, cercherò, per quanto è nelle mie forze, di dare il mio sostegno e la mia [seppur minima]esperienza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.