ASSEMBLEA REGIONALE OFS CAMPANIA – Pietrelcina (BN) 25/09/2011

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Il 25 settembre 2011, si è svolta, a Pietrelcina (BN), l’Assemblea Regionale dell’Ordine Francescano Secolare della Campania cui hanno partecipato settantasette fraternità – cui se ne aggiungono quattro in formazione, tra cui Gesualdo e Lioni, per la Provincia di Avellino –, rappresentative di tutte le Province della Regione Campania.
Il tema dell’incontro è stato: “Educazione al Vangelo e vita quotidiana”, con riferimento agli orientamenti pastorali dei vescovi italiani, per il decennio 2010 – 2020 e al nuovo testo di formazione nazionale.
All’apertura dell’assemblea, il Ministro Regionale, Antonio Bruno, ha salutato tutti i convenuti e ringraziato la fraternità Ofs [la cui ministra Maria Grazia Rossi è intervenuta per un saluto] e l’Amministrazione Comunale di Pietrelcina, per l’accoglienza ricevuta, concretatasi nell’aver permesso alla fraternità regionale, con sforzi non indifferenti, di utilizzare una struttura appena completata e non ancora utilizzata da nessuno, prima.
Antonio Bruno, dopo aver presentato il programma, ha invitato tutta la fraternità a stringersi attorno al Consiglio Nazionale che sta attraversando un momento particolare, a causa delle dimissioni, per motivi personali, del Ministro Nazionale, Giuseppe Failla.Continuando nella sua introduzione ai lavori, Antonio ha ricordato i prossimi appuntamenti cui le fraternità locali dovranno prepararsi con maggior cura: “Lo Spirito di Assisi” – che avrà nell’incontro di tutto il movimento francescano della Campania, previsto per il 23 ottobre a Ponticelli (NA), il suo momento culminate – e il capitolo elettivo regionale, previsto per febbraio 2011 – che le fraternità dovranno preparare, anche al livello di disponibilità.
Dopo l’introduzione del ministro regionale, ha preso la parola Silvia Riviezzo, responsabile regionale della Formazione, che ha presentato il nuovo testo dell’anno – purtroppo non ancora disponibile –, il cui titolo ha ispirato il tema dell’assemblea.
Il testo è stato mostrato con una proiezione di diapositive che hanno analizzato la struttura del nuovo strumento di formazione.
Il volume si compone di otto capitoli (identità, appartenenza, famiglia, vita quotidiana …) suddivisi, secondo uno schema fisso, in quattro parti: preghiera introduttiva, confronto con la Parola, raffronto con le Fonti Francescane e con la Regola, dibattito in fraternità.
Dal punto di vista degli incontri di formazione, il Consiglio regionale ha proposto l’eliminazione degli appuntamenti di macrozona, accogliendo la proposta fatta in sede di assemblea di fine anno a Baronissi. Rimangono, invece, i tre incontri di formazione organizzati sullo stile di quelli avuto nello scorso anno sociale, con i Vescovi.
È stato aggiunto, invece, come novità, un convegno di due giorni di formazione regionale, caldamente proposto dalle fraternità.
La Formazione, ha rilevato Silvia Riviezzo, è un elemento fondamentale per la vita della fraternità e non deve essere sottovalutata, fin dai primi passi nell’Ordine.
A tal proposito è stata evidenziata la necessità di non avere fretta nel portare i formandi a emettere la Professione, per non “correre il rischio di perderli”, ma è importante, invece, rispettare i tempi di maturazione della vocazione di ciascuno. Il Consiglio Nazionale ha suggerito un cammino di formazione di cinque anni, così ripartito: due anni per gli iniziandi, due per i formandi e un anno di Professione temporanea.
Il viceministro ha parlato del progetto di Zona, rimarcando i progressi che sono stati fatti e le modifiche apportate alla modulistica, per renderlo di più agevole lettura.
Michele Ortaglio ha sottolineato i due obiettivi che il Progetto di Zona dovrebbe prefiggersi: la conoscenza tra le fraternità e la loro comunione.
Progettare insieme, ha detto il viceministro regionale – responsabile dei Piani di Zona – significa condividere il cammino e interagire tra le fraternità.
Il Consiglio Regionale suggerisce due incontri zonali, per non appesantire troppo il cammino delle singole fraternità. L’obiettivo prioritario, però, rimane la collaborazione con le diocesi, per uscire dalla dimensione della fraternità locale e il donarsi a quelle realtà che vivono con difficoltà il proprio cammino vocazionale.
Dopo il Piano di Zona è stato il turno del Ce.Mi.Ofs-Gifra, rappresentato da Enzo Siciliano – responsabile regionale – che chiede di essere invitato presso le fraternità locali, per renderle partecipi dell’esperienza e le attività del centro Missionario regionale.
Tra le cose che Enzo ha evidenziato, infatti, è l’assenza di condivisione delle attività missionarie che ciascuna fraternità svolge durante l’anno; a queste attività, poi, vanno ad aggiungersi quelle organizzate a livello regionale, come le varie vacanze per bambini in difficoltà, le visite alle carceri di Nisida, Eboli e, da quest’anno Benevento, il “banchetto dell’equo e solidale” e la scuola di pace.
L’invito di Enzo Siciliano, così come quello di Anna Russo, responsabile regionale per la “Famiglia” è che ogni fraternità si prenda cura dei settori “missioni” e “famiglia”, delegando un fratello o una sorella ad esortare e sensibilizzare tutta la fraternità.
Assunta Giannone ha parlato della situazione degli Araldini che sono ancora pochi, rispetto al numero di fraternità Ofs e ha invitato i terziari a non disinteressarsi alla fascia più giovane e, quindi, più delicata della Famiglia francescana.
Si è parlato del kit di formazione che avrà un costo di €. 36.00 a persona [€.7.00 testo dell’anno, €. 6.00 contributo al Consiglio Regionale, €. 3.00 contributo al Consiglio Nazionale, €. 20.00 abbonamento alla rivista FVS], mentre per le coppie il costo è di €. 45.00; i calendari saranno in regalo col kit, mentre presi singolarmente, costeranno €. 2.00 ciascuno.
Dopo l’assemblea si è suddivisa in gruppi di lavoro che hanno approfondito gli argomenti della griglia preparata dal consiglio regionale, fino alla celebrazione della S. Messa delle ore 13.00.
Alle 15.30 i lavori sono ripresi con il saluto, a tutto l’Ordine Francescano Secolare della Campania, del vicesindaco di Pietrelcina che ci ha ringraziato, per aver scelto il paese natale di S. Pio, come sede per l’assemblea d’inizio anno.
Il vicesindaco, inoltre, ha comunicato la notizia che Pietrelcina è stata scelta come centro per il dialogo interreligioso dei Paesi del Mediterraneo.
Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, c’è stato il resoconto dei capigruppo che hanno riportato, in sintesi, gli argomenti della discussione nei gruppi di lavoro, dove ci si è confrontati su: appartenenza, assistenza spirituale e vita quotidiana.
Prima della conclusione dei lavori, con la preghiera, il Consiglio ha presentato all’assemblea il sito regionale dell’Ofs, rinnovato con nuova grafica e contenuti.

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