LAUDATO SI’, MI’ SIGNORE, PER … ONNE TEMPO, PER LO QUALE A LE TUE CREATURE DÀI SUSTENTAMENTO

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neve-a-montella-2012

Carissimo Ciro,
purtroppo è così, il tempo non accenna proprio a migliorare. Sotto un’altra prospettiva stiamo vivendo un momento magico e poetico. Tutto il paese si è fermato, tutti vanno a piedi e anche gli adulti tornano bambini giocando a palle di neve o realizzando piccoli capolavori nella neve ghiacciata: chi ha riprodotto il ponte della lavandaia, chi la tour Eiffel… i nostri giovani domani si cimentano con la riproduzione del convento. Ti invio una foto, se puoi farla girare porti a tutti un messaggio di pace agli uomini e di lode a Dio. Secondo la tradizione san Francesco arrivò in terra irpina con questo tempo “da lupi”, la neve non toccò le fronde del leccio dove si riparò con i compagni, come racconta il Wadding. Anche il miracolo del “sacco” accadde quando una straordinaria nevicata isolò i frati che stavano morendo di fame. Arrivò il pane dalla lontana Francia per la preghiera di Francesco.
Un abbraccio grande a tutti, da parte mia, della comunità dei frati e dalla fraternità OFS di Montella.

Frate Agnello

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3 Risposte a “LAUDATO SI’, MI’ SIGNORE, PER … ONNE TEMPO, PER LO QUALE A LE TUE CREATURE DÀI SUSTENTAMENTO”

  1. Grazie Padre Agnello per le foto bellissime e per il tuo messaggio di pace, di tenerezza e di amore fraterno!Ha colmato il mio cuore di una gioia profonda… e di un pò di nostalgia!
    Pace e bene anche a te, ai frati e a tutta la fraternità Ofs!Mena

  2. Pace e bene, bellissime le foto profonde le parole, ma ciò che mi strugge è sentire, un fratello/a (clochard a Treviso) che chiede aiuto al convento dei frati e gli/le viene rifiutato! Non era proprio S. Francesco a bussare alle porte per un tozzo di pane sotto la pioggia e sfinito dal freddo? Allora vi chiedo, cosa c’è di francescano nel nostro cuore?!? Questi sono gli esempi di laboratorio dove la parola di Cristo dovrebbe educarci a perseguire il Vangelo? Quale risposte dovrei dare a mio figlio? Assunta OFS di Atripalda

  3. Cara Assunta, hai proprio ragione! Non sapevo di questo episodio ed ora che l’ho letto ne sono molto dispiaciuto. Il problema è che “essere francescano”, a volte, diventa un’etichetta da appiccicarci addosso; è come dire che siamo impiegati, professionisti, amministratori … e anche francescani.
    L'”essere Francescano”, invece, dovrebbe appartenere alla nostra identità più intima, non una medaglia da mostrare nelle belle occasioni e, poi, riporre nel cassetto.
    Si è francescani sempre!!! Questo significa che ciascuno di noi dovrebbe pensare e agire secondo l’esempio di Francesco. Allora, chiaramente, nell’episodio in oggetto, io non vedo nulla di francescano nelle persone che hanno agito in quel modo.
    Qualcuno potrebbe giustificarsi dietro la “paura” del mondo attuale, ma la nostra Regola non ci chiede “scelte coraggiose”?
    Allora, secondo me, la risposta che dovrai dare a tuo figlio, cara Assunta, non è con le parole, ma con la tua vita, perchè è l’unica cartina di tornasole che ci da’ la misura del nostro essere veramente francescani. Buona giornata. Ciro.

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