LE QUATTRO CANDELE

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Quattro candele bruciavano lentamente e silenziosamente, sull’altare. Il silenzio era tale che si poteva udire la conversazione delle quattro fiammelle. La prima disse: “Io sono la candela della pace, ma nel mondo ci sono guerre, divisioni, rivalità anche tra amici e parenti e nessuno viene più a cercarmi”. E si spense. La seconda candela disse: ” Io sono la candela della fede, ma tutti vogliono solo sempre vedere e toccare e mai credere, così nessuno viene più a cercarmi”. E si spense. La terza candela disse: “Io sono la candela della gioia, ma nel mondo c’è tanto pessimismo, scoraggiamento e tristezza e nessuno viene più a cercarmi”. E si spense. In quel momento arrivò un bambino che, vedendo le tre candele spente, si mise a piangere e disse: ” Ma perché vi siete spente, è troppo buio così!”. Allora prese la parola la quarta candela e disse: “Non temere bimbo mio, finché la mia fiammella rimane accesa niente è perduto perché con quella possiamo accendere tutte le altre. Sai chi sono io? Sono la candela della speranza“.
Ecco cos’è il tempo d’Avvento: tempo di speranza! Chiediamo a Maria “zolla innocente, aiuola fiorita e profumata nell’immensa palude dell’umanità” (Paolo VI) di ravvivare la nostra speranza, affinché la nostra anima non si spenga.

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