MEA CULPA, MEA CULPA …

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Anni Venti. Una famiglia aristocratica inglese, cattolica osservante. Un giovane di modesti natali, ateo dichiarato. Due mondi separati che si incontrano, si toccano, si scontrano, si perdono. Quando alla fine si allontaneranno per sempre rimarranno solo infelicità e sensi di colpa.
Ritorno a Brideshead (Julian Jarrold) è la storia di come un’esistenza possa essere rovinata da un’educazione rigidamente cattolica, è una riflessione sui danni che può fare una concezione distorta del cattolicesimo, basata sull’ossessione del peccato e sul bisogno di pentimento ed espiazione, una dottrina tutta precetti e divieti, rigida, senza abbandoni, incapace di cogliere la gioia di vivere, la grazia di credere, una religione senza spiritualità (lo spiega bene frei Betto nell’articolo apparso da poco sul nostro blog).

Per quanti cattolici è ancora oggi così?

Maria Urciuoli

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