MIO FRATELLO E’ ANCORA FIGLIO UNICO

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Nel 1976 Rino Gaetano cantava:“Mio fratello è figlio unico perche non ha mai criticato un film senza prima vederlo”.

L’uscita di  Habemus papam,  ultimo film di Nanni Moretti, ha dato il via alla solita girandola di opinioni contrastanti, tutte legittime tranne una: quella di  Salvatore Izzo,  giornalista vaticanista che invita a boicottare il film  criticandolo senza neanche averlo visto:
“Bocciamo Habemus Papam al botteghino. Saremo noi a decretare il successo di questo triste film, se ci lasceremo convincere ad andare a vederlo, perché il pubblico laico si annoierebbe a morte e infatti diserterà le sale. E’ su di noi che si fa conto per recuperare l’investimento cospicuo che è stato fatto per ricostruire la Sistina in uno studio. (…) Alla disinvoltura con la quale i media trattano i temi religiosi ormai ci siamo abituati. Il fatto nuovo di questi giorni è invece come alcuni opinionisti cattolici trattano il film di Moretti ‘Habemus Papam’. Così l’ospitalità che chiedo è per lanciare un appello: non fidiamoci dei critici cattolici, anche se preti, che lo assolvono. (…) Di motivi per non vedere il film di Moretti ce ne è almeno uno fortissimo, quello che ci hanno insegnato le nostre mamme: ‘Gioca con i fanti e lascia stare i santi’. Non è un bello spettacolo vedere scimmiottare la figura del Capo della Chiesa cattolica con la farsa (per quanto garbata essa sia) dell’elezione impossibile di un candidato fragile e bisognoso di aiuto. (…) Il Papa non si tocca: è il Vicario di Cristo, la Roccia su cui Gesù ha fondato la sua Chiesa. (…) Di Habemus Papam non abbiamo bisogno, noi il Papa ce lo abbiamo per davvero”.
Non abbiamo ancora imparato. Mio fratello è ancora figlio unico.
Quando si toccano temi o figure centrali,  fondamentali  per il cristianesimo, troppi cattolici non sono ancora capaci di accettare un confronto aperto, sereno, un punto di vista diverso: gridano allo scandalo, al sacrilegio, minacciano denuncie … Assumono posizioni oscurantiste che generano poi reazioni opposte,  per cui  spesso  si generalizza e ridicolizza in senso contrario …  e tutti i cattolici diventani  bigotti o  fanatici.
Perché?
Perché ci sentiamo così facilmente minacciati da  opinioni,  visioni diverse dalle nostre?
Perché scattiamo subito sulla difensiva?
Non sarà paura? Abbiamo paura che le nostre certezze non siano poi così certe e che qualcuno possa facilmente scardinarle? Abbiamo paura del dubbio?  Forse siamo noi a sentirci inadeguati (visto che questo è il tema di fondo del film)?
Non starò a dire se Habemus  papam mi è piaciuto o no. A questo punto non ha molta importanza.
Chi vuole ignorarlo (…lo faranno in tanti, laici e cattolici) è padrone di farlo.
Chi è interessato al genere, all’argomento, al regista è ovviamente libero di criticare il film come e quanto vuole…  dopo essere andato a vederlo.


Maria Urciuoli

 

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